📢 Empoli, Shpendi: “Per un attaccante segnare è importante. Mio fratello? Tifiamo l’uno per l’altro”
Le sue parole
Sara Esposito / IPA Sport / IPA
L’attaccante dell’Empoli Stiven Shpendi ha parlato ai microfoni di Radio Lady di questo suo avvio di stagione e di tante tematiche riguardanti la sua carriera attuale e futura.
Queste le sue dichiarazioni, riportate da Empolichannel:
Partiamo dall’ultima uscita stagionale: “Il Venezia è sicuramente una delle squadre più attrezzate per vincere il campionato. Era una partita molto difficile, anche perché abbiamo avuto poco tempo per prepararla con il mister nuovo. Però abbiamo dato una buona dimostrazione in campo e questo pareggio è stato molto importante“.
Hai segnato di nuovo, secondo gol consecutivo, e raggiungi Popov a quota quattro reti stagionali: “Sono molto contento di aver aiutato la squadra con il mio gol. Mi resta solo un po’ di rammarico per la prima occasione che ho avuto al primo minuto, perché era più facile segnarla, ma sono felice di aver pareggiato la partita.”
Hai parlato subito dell’occasione sbagliata, nonostante il gol. È segno della tua fame di migliorarti? “Perché per un attaccante segnare è importante. Ovvio che prima viene il lavoro per la squadra, ma i gol aiutano a vincere e fanno la differenza. Le statistiche contano, e un attaccante vive per quello.”
Con Ilie sembra esser nato un bel feeling: due assist consecutivi per te: “Dopo la partita gli ho detto che al terzo assist gli faccio un regalo (ride, ndr.). Stiamo iniziando a conoscerci meglio: all’inizio non era facile perché siamo tutti giocatori nuovi, ma col tempo abbiamo trovato il feeling giusto. So che tipo di palla mi può dare, e lui conosce i miei movimenti.”
Come vi state trovando con mister Dionisi, arrivato da poco? “Il primo contatto è stato molto positivo. È arrivato solo giovedì, ma ci ha già dato la sua impronta. Stiamo lavorando per capire bene i suoi concetti e trovare il giusto feeling. È importante che ci trasmetta certezze e compattezza, specialmente in una squadra giovane come la nostra.”
Il rapporto con tuo fratello gemello è speciale: “Tifiamo davvero l’uno per l’altro. Non c’è gelosia, solo voglia di vederci entrambi andare sempre più avanti. Quando dicevano che uno era più forte dell’altro, ci stimolava a dare di più. Ci siamo sempre spinti a vicenda per migliorare.”
Che esperienza è stata quella alla Carrarese? “Molto importante. Venivo da un anno in cui avevo giocato poco e lì ho trovato spazio. Ho avuto qualche infortunio, ma mi è servita tanto per crescere. Mister Calabro mi ha aiutato molto, è bravissimo con i giovani.”
Obiettivi personali per questa stagione? “Vorrei arrivare in doppia cifra. È il mio obiettivo da attaccante. E poi vedremo la “sfida” con mio fratello: lui batte i rigori, ma non li conto.”