Sampdoria, Pirlo: “La classifica preoccupa tutti, non ci deve essere rassegnazione ma rabbia”
Le dichiarazioni di Andrea Pirlo, allenatore della Sampdoria, direttamente dalla sala stampa dell'Arena Garibaldi.
Dopo la sconfitta all’Arena Garibaldi contro il Pisa, Andrea Pirlo è intervenuto in conferenza stampa. L’allenatore della Sampdoria ha commentato la gara, che la sua squadra ha giocato in dieci uomini per oltre un tempo: alla fine nel secondo tempo i blucerchiati sono crollati, subendo l’eurogol di Caracciolo e l’inserimento fatale di Tommaso Barbieri. Di seguito le dichiarazioni di Pirlo, raccolte da Pianeta Serie B, presente in sala stampa con gli altri media:
EPISODI ED ERRORI – “Siamo a parlare di episodi che condizionano la partita. Il primo tempo è stato equilibrato, la situazione era in controllo e avevamo preso anche un po’ di campo. Rimanendo in dieci e in svantaggio è normale che le partite girano in un altro senso. In fase di riconquista avremmo dovuto spingere di più, siamo riusciti poco nel primo tempo. Nel secondo sarebbe stata un’altra partita, l’episodio ha condizionato la gara. Sono errori di inesperienza. Queste partite servono ai giocatori per migliorare e capire meglio certe situazioni: l’unica cosa che ci rimaneè lavrorare per non ricadere negli stessi errori”.
LE CONDIZIONI DEGLI ACCIACCATI – “Darboe è uscito per crampi, speriamo di recuperare Benedetti, Murru, Kasami. Kasami sta meglio, poteva fare qualche minuto ma ho preferito non rischiarlo per come si era messa la partita. Il percorso nostro è stato simile a quello del Pisa, hanno avuto anche loro problemi”.
PREPARAZIONE GARA, MODULO E CLASSIFICA – “Abbiamo preparato la partita nello stesso modo, anche il Pisa era a specchio. Loro cercano di fare la partita in un certo modo, avevamo preparato altre cose rispetto al nostro solito. Poi la partita è andata in un altro verso. Classifica? Preoccupa tutti, ci dobbiamo focalizzare su quello che facciamo, l’unica cosa che conta è vincere la partita e uscire alla svelta dalle situazioni delicate. La rassegnazione non ci deve essere, ma la rabbia. Non possiamo incappare in errori singoli. Siamo rimasti speso in dieci, diventa poi difficile anche sviluppare un certo tipo di prestazione. Dobbiamo cercare di lottare per uscire dalla situazione delicata. Modulo? Deciso per la partita che volevamo fare e per gli interpreti a disposizine”.