15 Marzo 2024

Parma, Pecchia: “Feralpisalò viva, rispetto all’andata è un’altra squadra: la classifica non giocherà”

La capolista non vuole cadere nella trappola gardesana

Photo by Emmanuele Ciancaglini/Getty Images - Via One Football

Fabio Pecchia, tecnico del Parma, ha parlato in sala stampa alla vigilia del match contro la Feralpisalò, in programma domani al “Garilli” alle ore 14:00. Ecco quanto riportato da ParmaLive.com:

Di Chiara squalificato, gli altri tutti disponibili?
“Stanno tutti bene, il gruppo è al completo. Qualcuno rimarrà fuori, ma solo per livello numerico. Siamo tutti dentro”.

In trasferta ultimamente subite almeno una rete:
“Ci sono gli avversari. Dobbiamo migliorare diverse cose, ci vuole uno stimolo per volerci migliorare. E per restare dove siamo dobbiamo farlo, una maggiore attenzione da parte nosrta può evitare di subire un gol”.

Cos’è cambiato dalla gara di andata?
“Eravamo all’inizio, ci sono trenta partite alle spalle. C’è una consapevolezza e una maturità oltre ad una forza d’animo e psicologica importante. Ma sono contento sia rimasta leggerezza ed entusiasmo. Lo sottolineo. Ogni partita è una partita di calcio e deve restare sempre così”.

Si può alzare la testa? Si intravede la discesa?
“Spalletti l’anno scorso diceva di guardare con gli occhiali del fabbro che guarda dentro. Io invece pensando alla bicicletta e ogni partita è una tappa, noi dobbiamo spingere sui pedali e la testa sulla ruota con le mani sul manubrio. Deve essere così fino alla fine della stagione”.

Che atteggiamento servirà domani?
“Sempre lo stesso, partire forte, con voglia e alla ricerca del gol. Poi sarà la partita, come prenderà l’inerzia e quale sarà l’atteggiamento dell’avversario. Tante volte ci sono situazioni che sfuggono inizialmente e noi dovremo essere bravi a vivere la partita e le sue variabili”.

Sarà come giocare in casa:
“Sì, ci saranno più tifosi nostri. Ma casa nostra è il Tardini e ce lo teniamo stretto. Poi l’atteggiamento nostro dovrà essere lo stesso”.

Feralpi diversa dall’andata:
“Sono disposti in maniera diversa. Giocano con le due punte vicine, riescono ad arrivarci agevolmente e poi sviluppano. Una squadra che è cambiata, che lotta ed è viva. Non credo cambieranno molto domani. Sviluppano il giusto dal basso, con le loro idee e le loro convinzioni. Noi dovremo essere bravi lì in mezzo e ad andare a prenderli in costruzione. Ci sarà da lavorare con molta attenzione”.

In casa quattro punte, domani?
“Le scelte delle quattro punte è successo in casa, ma può succedere anche fuori. E’ un’opportunità, però devo considerare la Feralpi, il loro modo di giocare e l’aspetto tattico. Aperti a tutte le situazioni”.

Che pericolo può dare questo testa-coda?
“Le partite si possono vincere, pareggiare o perdere. Vale a tutti i livelli. Le classifiche hanno un valore, ma le partite poi vanno giocate. La FeralpiSalò a Modena ha giocato con ritmo, facendo le sue cose con convinzione. Con l’arrivo di Zaffaroni la squadra ha dato continuità. Sono vivi e fanno cose specifiche che noi dovremo affrontare. Domani non gioca la classifica, serve pedalare e correre”.

Ultima partita prima della sosta, vale un po’ di più?
“Vale quello che vale. Domani è un’altra partita da affrontare con le nostre cose, con leggerezza e voglia di dimostrare di meritarci dove siamo. Ma vale tre punti. E questa deve essere la squadra che voglio io, concentrata sull’aspetto tattico per una partita che vale tre punti”.

Quanto è complicato ora che sono tutti a disposizione?
“Per me non è una difficoltà, voglio avere questo tipo di pensieri e mantenere tutti dentro. Anche chi è stato tanto tempo fuori devo tenerli pronto per l’uso, mi dispiace quando ho qualcuno fuori. Così la rosa è più competitiva. Poi dovrò fare delle scelte e lì entrano in gioco tante considerazioni e tanti aspetti tattici. Chi resta fuori è per scelta tecnica ma non perché non sia nelle condizioni giuste per affrontare la partita”.

Cos’ha pensato quando ha visto la rete di Zanimacchia all’ultimo minuto?
“Conoscendo Luca credo volesse crossare (ride ndr). E’ finita all’incrocio e sono contento per lui, fa piacere, ma detto questo pensiamo a noi. Sono calcoli ed energie che avranno un peso solo a maggio. Noi dobbiamo indirizzare le nostre energie a domani e al campo, con voglia di andare a giocare un’altra partita, tutto quello che c’è intorno conterà solo a fine stagione”.

“Poteva essere un’occasione per avere uno spettacolo ancora più bello sugli spalti, ma non dipende dai nostri tifosi questo. Siamo felici, siamo contenti. Bene così”