9 Febbraio 2024

Parma, Pecchia: “Come il Cittadella non c’è nessuno, è sempre una gara particolare. Benek si è allenato con la maschera”

Pecchia verso l'ostica trasferta in casa del Citta

Photo by Emmanuele Ciancaglini/Getty Images - Via One Football

Fabio Pecchia, tecnico del Parma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Cittadella, in programma domani alle ore 14:00 al “Tombolato”. Queste – riprese da ParmaLive.com – le affermazioni del trainer gialloblù:

Potrebbe essere il Gasperini di Parma, ma anche Gorini a Cittadella può essere un esempio:
“Mi piace pensare a quello che dobbiamo fare, del futuro ne abbiamo parlato tante volte, c’è programmazione ma viviamo alla giornata. Pensiamo a quello che è ma viviamo alla giornata. Complimenti al Cittadella, chi è nel calcio sa come lavorano e la realtà che sono diventati”.

Valenti?
“Per lui è diverso, è un discorso non solo di tenuta fisica ma di condizione e più passa il tempo più gli permette di migliorare. Lavora bene e potrà essere di grande aiuto per il reparto. Avere una tenuta dal punto di vista psicologico e fisico richiede del tempo, ma mi auguro possa darci una mano nel finale di campionato”.

Tanti ragazzi di valore fuori, quando potranno entrare nelle rotazioni?
“E’ la cosa più complicata del mio lavoro. Faccio tanti complimenti a loro, ma spesso mi devo affidare alla responsabilità e professionalità che mostrano ogni giorno perché, lo ribadisco, non è semplice fare le cose come i propri compagni, stare sul pezzo tutti i giorni e non avere la gratificazione della domenica. Questo ci permette di avere un livello di lavoro alto in settimana e un clima di lavoro ottimo. Nel calcio mai dire mai, Camara è stato determinante al centesimo, mi auguro che anche loro possano esserlo quanto prima”.

Da Modena al Venezia, come è cambiata la squadra?
“Non è cambiata. Ci sta di fare partite come con il Modena, è il nostro percorso e siamo inciampati. Ci siamo fatti male, ma abbiamo fatto tante partite del livello della gara con il Venezia”.

Cittadella più prudente?
“Non credo. Hanno baricentro alto e sono primi per palle recuperate e duelli vinti. Ci verranno addosso. Non so sarà una bella partita, sarà una gara di ritmo e seconde palle, e qui dovremo essere al loro livello. Quando poi la palla ce l’abbiamo noi si creeranno spazi e dovremo essere bravi a sfruttarli. Non mi sento di sottolineare un giocatore in particolare del Cittadella, ma quella che è la loro anima, molto chiara e ben definita”.

All’andata segnarono Benek e Bernabé, a secco nel 2024:
“Mi auguro che per il risultato vada come all’andata, ma ricordo che abbiamo sofferto molto, poi Bernabé ha fatto un bellissimo gol e Benek su rigore, ma è chiaro che abbiamo bisogno dei gol di tutti, anche di quelli che troppo poco sono sotto i riflettori ma che sono di un’importanza inaudita perché spingono e hanno poche gratificazioni sul campo perché restano fuori. Ma come Camara si fanno trovare pronti e hanno grande importanza. Anche oggi qualcuno come Begic, Hainaut e Valenti, che si allenano con grande professionalità, ho dovuto lasciarli a casa”.

Come si vince a Cittadella?
“Partita diversa da quella passata, giocare con il Cittadella è particolare: hanno l’esclusiva in B, come loro non c’è nessuno. E’ una partita unica, noi dobbiamo correre tanto, poi un attaccante di movimento o meno, ma deve correre. Sono molto abili a dare continuità, a riprendersi: sono unici come squadra e possono cambiare tutti gli interpreti, ma hanno un’identità chiara”.

Come si fa a tenere i piedi per terra?
“L’entusiasmo non lo voglio frenare, ne abbiamo bisogno. Il DNA di questo gruppo è chiaro, quella leggerezza che ci permette di fare bellissime cose. E poi serve consapevolezza: noi ci vogliamo meritare di vincere le partite e di gara in gara dobbiamo acquisire maggiore consapevolezza. L’entusiasmo va alimentato”.

Cos’ha lasciato la vittoria con il Venezia?
“Non deve lasciare niente, dobbiamo farci scivolare addosso quello che ci capita. E’ stata una bellissima giornata, una grande vittoria per come è venuta, emozionante, ma dobbiamo già essere proiettati su quello che abbiamo di fronte, che è il Cittadella”.

“Stanno tutti bene tranne Ansaldi che è ancora fuori, ma si vede la luce anche per lui: la sua presenza è costante e ne abbiamo bisogno, mi sembra che ci sia ottimismo intorno alla sua posizione. La squadra sta bene, è al completo. Benek ha i punti ma si è allenato con la maschera”.