😠 Padova, Appartenenza Biancoscudata: “Trattare i tifosi come cittadini, non problemi da eliminare”
Le dure parole del comunicato sui limiti per i tifosi
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Si riportano le parole del recente comunicato di Appartenenza Biancoscudata, tifo organizzato legato al Padova, sulla questione sicurezza. Ecco il testo riportato da Trivenetogoal.it:
“QUESTA SI CHE E’ PREVENZIONE (O REPRESSIONE?)
In queste settimane, chi ama il calcio a Padova e in Italia si sta facendo una domanda semplice e scomoda: fino a che punto possiamo accettare che, in nome della sicurezza, il tifo organizzato venga di fatto confinato in casa?
In pratica, Calcio Padova è stato obbligato a investire somme ingenti per adeguare ancora una volta l’impianto e il settore ospiti alle richieste delle autorità. Eppure, nonostante queste spese e queste “messe a norma”, la risposta sembra essere sempre la stessa: vietare la trasferta agli ospiti. Ci chiediamo: se il settore ospiti è stato reso ancora più sicuro, perché non viene usato? A cosa è servito questo ulteriore giro di vite se, alla prima occasione delicata, la soluzione resta semplicemente chiudere i cancelli?
Sicurezza o repressione? La domanda che poniamo alle istituzioni. A chi si siede ai tavoli a prendere queste decisioni chiediamo: è coerente chiedere a una società come il Calcio Padova investimenti importanti per adeguare il settore ospiti, e poi non usare mai quel settore nei momenti più importanti della stagione? Giusto che chi ha fatto sacrifici economici, tempo, chilometri, e ha sempre seguito le regole si trovi oggi escluso “a monte”, per semplice residenza geografica?
Da cittadini prima ancora che da tifosi, non possiamo evitare una domanda di fondo: questo tipo di repressione generalizzata è ancora compatibile con i diritti costituzionali di libertà di circolazione e di riunione pacifica, o stiamo accettando un’eccezione permanente in nome della “paura”? Oggi a pagare sono i tifosi del Venezia, del Cesena, del Mantova, del Brescia e di tante altre piazze: domani sarà qualcun altro.
Nel frattempo, gli stadi si svuotano, il clima si inasprisce, il calcio perde quella componente popolare e di identità collettiva. Questo lo ha reso, per decenni, molto più di un semplice spettacolo televisivo. Come Appartenenza Biancoscudata continueremo a contestare queste scelte con gli strumenti che abbiamo: informando cittadini e tifosi e tenendo alta l’attenzione sul tema. Ma alle istituzioni – dall’Osservatorio al Questore, dai Prefetti alla Lega – vogliamo porre un’ultima domanda chiara, alla luce dei fatti: Il futuro del calcio italiano è fatto di settori ospiti vuoti e trasferte vietate, oppure di responsabilità individuale, impianti sicuri e tifosi trattati come CITTADINI, non come un problema da eliminare?”