25 Settembre 2023

Sampdoria, senti Nicolini: “Blucerchiati un po’ troppo Pedrola-dipendenti! Pirlo da esonerare? Rispondo così…”

Il parere

Intervenuto ai microfoni di Telenord, Enrico Nicolini, ex calciatore della Sampdoria, ha commentato il pari per 1-1 maturato per i blucerchiati al “Tardini” di Parma. Queste – riportate da SampNews24.com – le sue dichiarazioni:

PEDROLA – «Che questo ragazzo faccia le cose migliori partendo da sinistra bisogna riconoscerlo. Ma non sai mai da che parte va. Le cose migliori le fa partendo da sinistra, ma anche quando rientra e va con il sinistro non è male. Diciamo che dal punto di vista offensivo siamo un po’ troppo Pedrola dipendenti, vuoi perché Borini ha una condizione precaria e vuoi perché siamo privi del famoso centravanti di cui parliamo da tanto tempo. Alla lunga è un problema serio. Poi prendiamo gol evitabili, però oggi va riconosciuto all’allenatore che ha avuto la capacità di lasciare fuori Ricci, che è in condizione altrettanto precaria. Questa formazione è più adatta alla Sampdoria. Una partita un po’ più tattica. Oggi abbiamo giocato una partita più di contenimento, quando poi hai la possibilità di ripartire sfrutti l’occasione. Ci sta poi sbagliare l’ultimo passaggio, ma davi il senso della pericolosità».

GOL PRESO – «Il Parma buttava la palla nel mucchio. Quando arriva palla in area c’era Osorio e Circati. Rivedendo l’azione: c’è una punizione in cui abbiamo un cattivo posizionamento. Ansaldi è libero a destra. La Sampdoria ha quattro giocatori fuori dall’area. Parte il cross: ognuno marca il suo. Vieira è il primo uomo sul palo. Ghilardi va a marcare e Murru va a marcare. Stojanovic ha l’uomo alle spalle e invece di lasciarlo alle spalle, molla la marcatura su Circati. Cerca di intervenire ma ormai è tardi. È lì che sta l’errore. Stojanovic è stato sul suo uomo non quello davanti».

SCELTE – «Kasami ha a volte qualche colpo a vuoto. A dieci minuti dalla fine hai Girelli che gioca solo per marcare il terzino, hai Kasami bollito. Perché non mettere dentro Facundo e difendere con un 5-3-2. Ovviamente non abbiamo la controprova, ma quando la partita ha un determinato sviluppo devi un po’ alzare la statura. Facundo in quel momento avrebbe avuto più senso in quel caso lì. A dieci minuti dalla fine, facciamo la guerra con i carrarmati non con le fionde. Un atteggiamento poteva favorire».

GIRELLI – «36 presenze e tre gol in Serie C, è stato messo lì a tamponare su Di Chiara. Lui è fuori ruolo. Lui deve stare in mezzo al campo è più adeguato».

ESONERI – «Una società forte ti tutela nei momenti di difficolta, questo ok. Novellino è diventato ricco facendo giocare Diana e Tonetto con Pisano dietro. È stato illuminato che una squadra che all’inizio dell’anno ti avrebbero arrestato. L’allenatore ha bisogno di una squadra forte, ma può essere valore assurdo. Negli ultimi anni l’unico valore aggiunto è stato Ranieri che ha dimostrato che i punti si possono fare».

PRESSIONI E SCORIE – «È una cosa che ha scappato a Pirlo. Della scorsa stagione non c’è nessuno, se non Murru che non può condizionare nessuno. Nello specifico una frase sbagliata. Io vivo a Genova, vivo il mondo blucerchiato, la gente non è stupida. Capisce che il materiale a disposizione è quello. È proprio per questo che la gente si fa delle domande: “Siamo sicuri che con quello che abbiamo la strada da percorrere sia questa?”. Se io ho il minestrone e voglio fare la pastasciutta: è lì il problema. Se una cosa non va bene, scegli un’altra strada. Nel calcio contano i numeri e basta. Se i numeri non mi danno conforto e continuo ad andare su quella strada, sbaglio qualcosa. La vera domanda è quella».

PIRLO – «Non sto dicendo che Pirlo è l’allenatore sbagliato. Sto dicendo che un bravo allenatore si rende conto se la strada che sta percorrendo è sbagliata o giusta. Oggi i numeri danno contro a Pirlo, ma non sto dicendo che Pirlo vada esonerato. Oggi sei in zona playout, magari tra sei giornate sei in zona playoff. Oggi do atto a Pirlo di aver cambiato».