26 Gennaio 2024

Bari, Marino: “Miei cambi ad Ascoli sbagliati? I dati dicono altro. Puscas sta bene, potrebbe giocare titolare”

Il mister dei Galletti risponde alle critiche

SSC Bari

Pasquale Marino, tecnico del Bari, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Reggiana, in programma domani alle ore 14:00 al “San Nicola”. Queste – riprese da PianetaBari.com – le affermazioni del trainer siciliano:

Puscas gioca? Vicari come sta? 
«Si è allenato bene, come tutti, È in buone condizioni, vedremo se gioca dall’inizio. Lui e Nasti potrebbero giocare anche insieme, ma in questo momento abbiamo trovato gli equilibri con l’attacco a 3. Al momento sono alternativi. Vicari sta bene».

È ritornato il problema rimonte?
«Purtroppo ne abbiamo subite, come quelle con l’Ascoli o la Feralpisalò, e vanno eliminate. Le altre, quando hai un solo gol di vantaggio, penso possano capitare. Siamo in un momento di crescita e la squadra lotta meglio rispetto a qualche mese fa, è più compatta. Sicuramente non ci aspettavamo di essere ripresi. Ho letto che mi accusano dei cambi sbagliati, la mia analisi è totalmente diversa. Ci sono altri perché della partita. Poco prima del 2-0 avevamo il 70% del possesso palla noi. L’indice di pericolosità dell’Ascoli è stato maggiore dal 45′ al 60′, dopo la squadra ha subito un rigore alquanto dubbio e un tiro rimpallato finito sull’attaccante dell’Ascoli. Se noi guardiamo la partita, allora dopo i cambi abbiamo subito pochissime occasioni del gol. Qualcuno può dire che ho dato un segnale negativo, ma i dati dicono altro. Sappiamo comunque di dover migliorare queste situazioni ed è un lavoro che spetta a me».

La discontinuità nei 90 minuti a cosa si riconduce?
«Non siamo calati fisicamente, abbiamo abbassato il ritmo e gestito la partita. Dobbiamo avere una mentalità diversa, senza avere l’ansia di portare per forza il risultato. C’è ancora molto da crescere. Lo abbiamo fatto nel modo di sviluppare gioco, ma adesso dobbiamo farlo con più continuità nei 90 minuti. Dobbiamo pensare a giocare, gestendo solo negli ultimi minuti e non per 70».

Può esserci un problema mentale?
«Arriviamo con più facilità nelle conclusioni, dobbiamo migliorare sotto altri aspetti. La squadra ha margini di miglioramento, ha dimostrato di volerlo fare. Abbiamo regalato qualche buona opportunità, la differenza in quel momento l’ha fatta quel rigore. Noi dobbiamo essere consapevoli delle nostre possibilità, penso che siamo una squadra forte superiore a tante altre. Senza presunzione».

La gestione delle risorse la rende più sereno?
«Sicuramente, avere ampia scelta davanti aiuta. Qualcuno mi ha accusato di aver tolto Kallon, ma lui è un giocatore che va gestito perché non giocava con continuità da mesi. In settimana lo abbiamo dovuto tenere fermo qualche giorno».

Che avversario è la Reggiana?
«Loro sono bravi nell’impostazione, con i 3 centrali che sanno ben palleggiare. Sfruttano molto i due trequartisti, perché tengono gli esterni alti. Non dobbiamo permettergli di farli ragionare, evitando il loro possesso palla. Dobbiamo essere bravi a capire dove trovare gli spazi. Bisogna essere bravi ad aggredire l’avversario, come fatto con la Ternana dove siamo stati bravi a recuperare palloni».

È soddisfatto dalla crescita di Benali?
«Una crescita esponenziale, perché ha fatto poche partite in quella posizione in carriera. Sta migliorando nella riconquista. Sono contento perché stanno crescendo in tanti: Maita, Ricci, Edjouma, Achik e tanti altri. Quanto tornerà Maiello è un grattacapo positivo».

Marino è soddisfatto dall’organico?
«Sono soddisfatto. Magari qualche giorno in più l’abbiamo regalato, ma sono arrivate le prime scelte che erano sul mercato e che abbiamo cercato. Si può solo migliorare e penso che abbiamo le potenzialità per fare un buon girone di ritorno».

Come sta Lulic?
«Lulic sta crescendo dal punto di vista fisico. Il ritmo l’intensità si acquisisce solo allenandosi, dobbiamo mettere la migliore formazione».

Tra qualche mese diventa nonno, Che regalo vorrebbe?
«Se salissimo in A sarebbe il massimo, potrei anche smettere (ride, ndr). Bari è la società più importante dove ho allenato e che porta più pubblico di tutte. Sarebbe una bella doppietta».