21 Marzo 2024

Palermo, Rino Foschi: “Stimo Corini. Cambiarlo sarebbe stato troppo facile, ma la squadra può fare molto meglio”

Rino Foschi e la sua visione del Palermo

Foschi Palermo

Rino Foschi, ds del Palermo

Chi meglio di Rino Foschi può rappresentare l’immagine di un Palermo vincente. Ex direttore sportivo in grado di scrivere la storia rosanero attraverso grandi imprese, come la promozione in Serie A del 2004. E oggi il Palermo ne cerca un’altra di impresa, senza l’esperienza di Foschi, che ha detto la sua sul mondo rosanero tramite un’intervista rilasciata al Giornale di Sicilia.

Ecco le sue parole:

“Ci sono stati alti e bassi dovuti a tante cose. Nelle ultime partite la squadra ha avuto qualche difficoltà e non ha funzionato bene. La squadra per me resta buona, ma ha alternato buone prestazioni ad alcune deludenti, come l’ultima in casa col Venezia che è una squadra molto forte. Una partita giocata male e persa in modo strano. Io resto molto positivo, stimo Corini e il lavoro che ha fatto la società in sede di calciomercato con Rinaudo. La B è particolare, bisogna avere molta fiducia e il pubblico non deve mollare. Sono convinto che questa squadra può fare molto meglio. Cosa può fare il Palermo ai playoff? Sono un po’ preoccupato, qualche settimana fa sarei stato più sereno. Le ultime prestazioni mi hanno lasciato qualche dubbio. Adesso la sosta, un pausa ad hoc. Bisogna lavorare oltre che sul fisico, alla testa. L’aspetto mentale è fondamentale. Cambiare Corini era troppo facile. La squadra è stata costruita bene e a gennaio si è intervenuti in maniera oculata. La società ha dimostrato di essere seria anche nella gestione e nella scelta di mantenere Corini. Andare avanti con lui per me è un esempio positivo. La piazza era abituata in modo diverso. In passato anche con me, abbiamo cambiato tanti tecnici ma non sempre abbiamo avuto ragione. Non è che cambiando allenatore si fanno sempre affari. Se la società ha fiducia nel tecnico e la squadra è con lui, è giusto andare avanti come sta facendo il Palermo. Ripeto, scaricare tutto sull’allenatore è troppo facile”.