27 Agosto 2022

Cosenza, Dionigi: “Qui non deve regnare l’io ma il noi. Nel DNA di questa squadra germoglia la propensione a correre”

DIONIGI COSENZA PARMA – Dionigi, tecnico del Cosenza, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match col Parma. Ecco le sue parole, riportate da tifocosenza.it: “Qui non deve regnare l’io ma il noi. C’è bisogno di costruire un gruppo forte, è un campionato tosto. Si giocano 38 partite, per cui ci sarà bisogno di […]

DIONIGI COSENZA PARMA – Dionigi, tecnico del Cosenza, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match col Parma. Ecco le sue parole, riportate da tifocosenza.it:

“Qui non deve regnare l’io ma il noi. C’è bisogno di costruire un gruppo forte, è un campionato tosto. Si giocano 38 partite, per cui ci sarà bisogno di un serbatoio di ricambi importante. Ecco perché non sarà mai il singolo a essere privilegiato ma il gruppo”.

Questo concetto di spirito di squadra si è ampiamente visto nelle prime uscite ufficiali. “Nel Dna del Cosenza germoglia la propensione a correre, cosa che dovranno fare tutti”.

Uno degli esempi è certamente Enrico Brignola, al quale ancora manca un po’ di efficacia in più nella fase offensiva ma in quanto a spirito di sacrificio ha raccolto soltanto applausi.Contro il Modena è venuto fuori alla distanza, sono certo che appena troverà la condizione migliore risulterà incisivo anche sotto porta. È reduce da una stagione nel corso della quale ha giocato poco. Adesso ha iniziato un percorso che lo vede al centro del progetto, per cui gli va dato il tempo necessario. Ma già ha fatto vedere ottime cose anche in fase di rifinitura. Nelle mie squadre non ci deve essere l’assillo del gol a ogni costo, ma mettere un compagno di squadre nelle condizioni di segnare vale quanto un gol”.

E poi Butic. L’ex Pordenone ogni qualvolta è entrato ha sempre dato il suo contributo alla squadra. Ancora Dionigi. “Degli attaccanti che abbiamo lui è quello che ha caratteristiche diverse. Dà più profondità ma allo stesso tempo è tra quelli che incarnano lo spirito di squadra”.