6 Dicembre 2025

🗣️ Monza, Pessina: “Mi ripeto di restare umile, in passato ho capito di essermi montato la testa! Impazzivo se perdevo, sono super competitivo”

Le dichiarazioni del centrocampista biancorosso

Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images - Via One Football

Matteo Pessina, centrocampista del Monza, ha condiviso alcune considerazioni interessanti a Camilla Carnevali durante una lunga chiacchierata per il podcast “Questo e quello”. Di seguito le dichiarazioni più rilevanti, riprese da MonzaNews.it.

UMILTÀ – “La cosa che mi dico più spesso? Resta umile, questo lavoro ti porta a montarti la testa, sei giovane, sei pagato tanto, hai molta visibilità e fama. E non nego che anche io ho avuto momenti in cui avevo capito di essermi montato un po’ la testa, negli atteggiamenti e pensieri. E quindi da lì ho capito che la cosa più importante era rimanere umile. Da calciatore non fai la vita che hai sempre fatto, perché comunque hai altre disponibilità e vedi altri ambienti. Ma è importante restare umile nei pensieri, stare con le persone che ti vogliono bene, con la tua fidanzata, gli amici, la famiglia, che è la cosa più importante. Me lo ripeto spesso, perché alla lunga quello che ti rimane è quello, non sono i soldi, le partite”.

COMPETIZIONE – “Io sono competitivo, tantissimo, prima era al telefono con mia mamma, che ha fatto il compleanno, e mi ha detto che ultimamente mi vede molto tranquillo in campo. Nelle situazioni in cui magari scatta la scintilla, ora faccio da paciere, prima, da quando sono piccolo, per me esisteva solo la vittoria in qualunque cosa, anche nei giochi da tavola. Prima impazzivo, non sapevo perdere; poi, andando avanti con l’età, ho capito che si può perdere senza perdere la dignità”.

CALCIO – “Se tu dai il massimo in uno sport di squadra, dove il singolo è importante ma non è tutto, capisci che puoi anche perdere; io non la concepivo questa cosa, quindi sono rimasto competitivo capendo che purtroppo c’è uno che vince e uno che perde nello sport, anche se devi provare sempre a vincere”.

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