💥 Vicenza, Gallo: “Ecco perché ho lasciato l’Entella! Potenziale? Siamo solo al 50%, in C serve qualità : il resto sono tutte c******!”
Le dichiarazioni dell'allenatore biancorosso nel post-partita di Padova-Vicenza
Loris Cerquiglini / IPA Sport / IPA
Fabio Gallo, allenatore del Vicenza, ha commentato la gara di Coppa Italia disputata contro il Padova nel corso della consueta conferenza stampa post-partita. Pianeta Serie B era presente nella sala stampa dello Stadio Euganeo e propone di seguito le dichiarazioni integrali.
GALLO POST PADOVA-VICENZA
MOTIVAZIONI ADDIO ALL’ENTELLA (DOMANDA PSB) – “Come mai ho lasciato la Virtus Entella? Avevo un contratto in essere, ma con l’Entella non ci siamo messi d’accordo per quanto riguarda il prosieguo e le scelte che erano da fare. Tutt’ora ho un rapporto ottimo con la società, li sento spesso. Io penso che nella vita vanno fatte delle scelte, ho allenato dei giocatori fantastici da cui ricevo attestati di stima tutt’ora. Volevo rimettermi in gioco, ora sino in una società ambiziosa: penso che nella carriera di un allenatore Vicenza è una piazza che non si può rifiutare”.
PRESTAZIONE E SEGNALI – “Sono alla ricerca di una squadra solida, il passaggio del turno mi importa relativamente, sono sincero. Certamente sono contento, ma quello che mi dà più soddisfazione è l’atteggiamento, la determinazione e lo spirito di voler vincere tutti i duelli. Il nostro obiettivo non è vincere la Coppa Italia, ma dobbiamo mantenere questo ritmo e carattere per il campionato”.
SERIE C – “Io sono convinto che la Serie C necessiti di qualità importanti. Il resto sono tutte c******, la voglia di soffrire sarà la chiave per quest’anno”.
POTENZIALE – “Siamo solo al 50% del nostro potenziale. Soprattutto al livello fisico, non mi sono piaciuti negli ultimi dieci minuti: abbiamo perso palloni stupidi, che potevano trasformarsi in gol. Una squadra come la mia deve addormentare la partita e portarla a casa. Abbiamo grandi margini di miglioramento”.
TIFOSI – “I tifosi devono sapere che la squadra è felice per il loro attaccamento alla maglia, ci hanno dato qualcosa che ancora non ci meritiamo”.