22 Settembre 2025

🗣️ Bari, Cerofolini: “Non siamo pazzi, ci prendiamo i giusti rischi! Ecco perché ho scelto il 31, San Nicola ambiente unico in Italia”

Le dichiarazioni del portiere biancorosso

Giorgia Bassoli / IPA Sport / IPA

Michele Cerofolini, portiere del Bari, è intervenuto in diretta su RadioBari e ha commentato il difficile inizio di stagione dei biancorossi, che attualmente occupano i bassifondi della classifica di Serie B. Di seguito le dichiarazioni più rilevanti, riprese da TuttoBari.com.

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SCONFITTA CON IL PALERMO – “L’ho rivista mille volte. Sapevamo che il Palermo era una squadra forte. Abbiamo tenuto botta, fino a quando due eurogol hanno fatto la differenza. Non ci è girata bene. Parate? Quella su Brunori la più spettacolare, su Palumbo la più difficile. Il Palermo sapeva chiudere bene le nostre azioni. E’ stato difficile creare anche in contropiede per la loro forza e furbizia. Dovevamo essere più svegli. Purtroppo non è andata così”.

PARTENZA DAL BASSO – “Continueremo? Assolutamente sì. Nelle prime due partite le azioni più pericolose sono nate così. Se lavori due mesi e mezzo su quella strada, è giusto continuare. Anche perché ci dà più sicurezza”.

TROPPE RETI SUBITE – Non ce lo spieghiamo. Siamo riusciti a partire forte nelle ultime due per non subirne subito. È un dato non positivo e su cui bisogna lavorare. Certamente non entriamo in campo come i pazzi, ma con testa e organizzazione, prendendoci i giusti rischi. Nel calcio moderno, la prima difesa è il possesso palla. La fiducia dell’inizio non è svanita, ma è ovvio che quando le cose non vanno bene bisogna ripartire dalle basi per costruire in partita il risultato”.

SAN NICOLA –Vi ho giocato solo una sola volta, ma l’atmosfera è incredibile e il tifo si fa sentire. È un ambiente unico in Italia. L’obiettivo è portare più gente allo stadio e rendere entusiasmante per loro andarci”.

PORTIERI – “Abbiamo un bellissimo rapporto con Pissardo e Marfella. Siamo quasi coetanei e mi sto trovando benissimo. Ci aiutiamo sempre e sono contento su questo punto di vista. Idem a Frosinone con Frattali, da compagno prima e poi “allenatore”. Mi ha detto che qui a Bari si sta da Dio e che quando me ne andrò, eventualmente, sarà difficilissimo dimenticarsene”.

INIZIO NEGATIVO – “Il calendario era tosto, con tre contendenti per il titolo tra le avversarie. Si sono viste cose buone, ma avevamo altre aspettative sotto l’aspetto dei punti e ce ne manca qualcuno. La Serie B è molto strana: squadre sulla carta peggiori che hanno un gruppo strepitoso e si esprimono al massimo e viceversa”.

MODULO –Penso che il mister metta ognuno sfruttandone al meglio le caratteristiche. Noi dobbiamo entrare con l’atteggiamento giusto, poi le doti tecniche vengono fuori”.

NUMERO DI MAGLIA – “Inizialmente sceglievo sempre il tredici. Da quando questo numero è stato ritirato a Firenze per la scomparsa di un mio ex compagno e amico quale Davide Astori, ho invertito le cifre. Ma è come se avessi sempre quel numero, anche per avere un ricordo di Davide”.