20 Marzo 2024

Bari, l’ex De Vezze: “Credo bisogni osare di più in attacco, play-off ancora possibili”

Le parole dell’ex biancorosso

Photo by Maurizio Lagana/Getty Images - Via One Football

Daniele De Vezze, ai microfoni di TuttoBari, ha parlato del momento del Bari e delle possibili soluzioni tattiche di Iachini.

Qui le sue parole, estratte dalla fonte già citata: “In possesso di palla il Bari gioca con un centrocampo a due. È chiaro che in fase di non possesso uno tra Sibilli e Morachioli deve dare una mano nella fase difensiva. Sibilli è una mezzala offensiva. I numeri comunque contano poco: conta come si occupa il campo e l’atteggiamento. Il vero problema è che troppo spesso si prendono dei gol evitabili.

Se si gioca a due al momento Benali e Maita sono i titolari. Se si gioca a tre io credo che Sibilli possa fare perfettamente l’interno offensivo. Penso che con il rientro di Maiello, Benali non verrà spostato a fare la mezzala. Perché da mezzala, secondo me, non rende così bene come sta rendendo da play.

Io credo che il Bari debba osare di più davanti. Se non con due attaccanti puri, comunque con più persone che attacchino l’area di rigore. Perché Morachioli gioca molto esterno, a Sibilli piace partire da lontano. Serve anche qualcuno che occupi l’area di rigore.

Non è un buon momento per quello che si è raccolto. Ha alternato buone prestazioni come l’ultima ad altre meno buone. Purtroppo, è un momento anche sfortunato dove la squadra non riesce a concretizzare ciò che produce, mentre le squadre avversarie ottimizzano tutto ciò che creano. Ad esempio, a Venezia il Bari meritava il pareggio dopo due disattenzioni difensive. Con la Samp il Bari meritava di vincere. Il calcio è fatto di episodi e ti punisce.

Il Bari ha avuto problemi costanti, con tutti e tre gli allenatori. Sia Marino che Iachini hanno avuto un inizio importante, 8 punti in 4 partite Marino, 6 in due Iachini. Però con entrambi le cose sono tornate altalenanti. In questo momento ci vorrebbe anche un po’ di fortuna, vincendo una partita anche non giocando bene. Per me il problema del Bari è mentale, alle prime difficoltà si perdono tutte le certezze.

Non credo che la retrocessione sia possibile. Il Bari ha una rosa e un potenziale per uscirne fuori. Secondo me la squadra deve ancora vedere avanti e non dietro. Per quanto riguarda il calendario, quando incontri le prime della classe le partite si preparano da sole. Non si deve fare un problema per il calendario: è quello e nessuno può cambiarlo.

Dare la colpa a una persona piuttosto che ad un’altra sarebbe ingeneroso. Sono annate sfortunate in cui non riesci a trovare una quadra nemmeno con tre allenatori. Secondo me non c’è da dare la colpa a nessuno, ma c’è da vincere le partite perché secondo me ci si può ancora tirare fuori fino ad agganciare i play-off”.