26 Gennaio 2023

SPAL, De Rossi: “Cagliari costruito per vincere il campionato. Ranieri è un signore”

Il tecnico romano è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida con i sardi

Cagliari e SPAL si sfideranno domani sera nell’anticipo della 22esima giornata.

Certamente non sarà una sfida qualunque per Claudio Ranieri e Daniele De Rossi, i due tecnici sono infatti legati da un bel rapporto nato negli trascorsi insieme alla Roma.

Inoltre, l’ex centrocampista della Nazionale ha concluso la sua esperienza da calciatore in Italia proprio sotto la guida del tecnico romano durante la stagione 2018/2019, l’ultima in sponda giallorossa per entrambi.

Tuttavia domani ci saranno in palio punti preziosi per entrambe le compagini ed i ricordi verranno momentaneamente messi da parte durante l’arco dei 90 minuti. A tal proposito, come riportato da tuttomercatoweb.com, il tecnico degli estensi è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida.

Ecco le sue parole:

“La viglia può essere simile a quella di Parma o Reggio Calabria perché andremo ad affrontare una squadra forte, costruita per vincere il campionato, con alle spalle una piazza importante e un allenatore immenso. Sarà una sfida importante, elettrizzante come lo erano le due citate prima e come lo sono un po’ tutte per via della nostra classifica“.

Sul suo rapporto con Claudio Ranieri. “Ranieri? Dal punto di vista tattico è molto pragmatico, intelligente, conosce il calcio e i calciatori meglio di chiunque altro. Poi dal punto di vista umano è un signore, un gentiluomo di carattere che nello spogliatoio ha gli attributi e non si fa problemi a dire a Tizio o Caio se si stanno comportando male o a togliere De Rossi all’intervallo di un derby. Il ricordo che ho è incredibile, era al mio fianco in quella che probabilmente è stata la nostra ultima presenza con la Roma, anche se spero di tornarci un giorno. Era il momento in cui dicevamo addio alla nostra squadra del cuore e ci siamo fatti forza a vicenda“.

Su Andrea La Mantia e sul nuovo acquisto Fetfatzidis. “In questo momento non c’è la domanda settimanale su Andrea, per me è morta e sepolta. Prima era giusta perché era in mezzo a un possibile movimento di mercato motivo per cui ho anche dovuto toglierlo dai titolari contro la Reggina per un discorso extracalcistico. Lui ha sempre dato grandissima disponibilità e ora che il discorso è finito e lui resterà qui con noi sarà nuovamente a disposizione ogni domenica. Fetfatzisid? È in buone condizioni, ha fatto tre allenamenti pieni con noi anche se lo abbiamo sempre visto su un campo delimitato. Deve migliorare la condizione, assorbire i nostri carichi di lavoro, ma è sano”. 

Su Nainggolan e Kargbo. “Della telefonata con Radja non parlo prima della partita. Con lui ci sentiamo in maniera costante a prescindere dal fatto che possa esserci un secondo fine. Non c’è nulla di ufficiale ed è meglio parlare della partita e dei giocatori che daranno la vita a Cagliari, poi vediamo quello che succederà. Speriamo bene. Per quanto riguarda Kargbo ci manca un giocatore con quelle caratteristiche visto che Rabbi e Rauti sono diversi. Mi piacciono i giocatori con gamba e spunto, un po’ come Lookman e Boga dell’Atalanta. Questi giocatori, spesso di origine africana, hanno una fisicità importante e uno scatto devastante e possono spaccare la partita anche nell’ultima mezzora. Non so però quale sia la situazione e non sapevo neanche che fosse un nome che girava”.