26 Maggio 2025

💣 Criscitiello: “Gravi colpe di Corsi. Galliani senza Silvio è come un cielo senza sole, Di Francesco non è da lotta salvezza”

L'analisi dell'esperto giornalista

Marco Provvisionato/MDPhoto / IPA

Michele Criscitiello, direttore di SportItalia, nelle pagelle odierne offerte ai club di Serie A, non ha risparmiato critiche alle tre retrocesse. Ne riprendiamo alcuni estratti:

Empoli voto 4 – Retrocede nel peggiore dei modi. Ha smesso di giocare negli ultimi 6 mesi come accade di frequente alle squadre di D’Aversa. Grande girone di andata e buio totale al ritorno. Gravi colpe societarie per un Presidente esperto come Corsi che annusa il pericolo ma non interviene. Stagione disastrosa sotto tutti i punti di vista”.

Monza voto 4 – La classica annata dove ti va tutto storto ma la colpa è di tutti. In primis della proprietà che se ne frega del calcio e non riesce a vendere. Il condor sbaglia da subito la scelta del Mister. Allenatore ancora troppo calciatore nella testa e negli atteggiamenti per fare il Mister in serie A. Grande lavoratore, arriva all’alba e se ne va di sera. Non basta. Troppi calciatori in prestito e a fine contratto che alla lunga hanno mollato la presa. Possiamo parlare fino al prossimo anno ma bisogna essere consapevoli che Monza non è una piazza da serie A. Tritata dalla vicinanza e dalla storia di Milan, Inter, Atalanta e adesso anche la potenza di fuoco del Como. Galliani senza Silvio è come un cielo senza sole”.

Venezia voto 4,5 – Se prendi Di Francesco e devi salvarti non hai capito nulla. Se sono la Lazio, la Fiorentina o il Bologna Di Francesco lo prendo anche ma chi si deve salvare non deve prendere un allenatore che ama giocare e non è capace a mettersi dietro per rubacchiare il punto. Ci sono allenatori e allenatori. Eusebio non è da lotta salvezza per questo ogni anno retrocede. Lui accetta e sbaglia. Chi lo prende non capisce di calcio. Infatti retrocede ma sempre all’ultima giornata e con grande dignità con squadre che con altri allenatori avrebbero fatto 12 punti. A Venezia, come un anno fa a Frosinone. Stesse scene, stesse lacrime”.