14 Novembre 2023

Ascoli, Castori: “Ringrazio la società, sono tanto motivato e spero di non deludere”

La conferenza stampa

Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images for Lega Serie B - Via OneFootball

È da poco terminata la conferenza stampa di presentazione da parte dell’Ascoli per Fabrizio Castori. L’allenatore, che nella giornata di ieri ha firmato un contratto fino al 30 Giugno 2024 con opzione di rinnovo per un’altra stagione in caso di raggiungimento dei playoff, era accompagnato dal direttore sportivo Marco Giannitti. Di seguito le prime parole di Castori dopo il suo ritorno all’Ascoli:

“Ringrazio la società che mi ha riportato in un posto che avverto sempre con molta emozione. Sono tanto motivato e non voglio deludere. Il mio calcio è diverso da quello del mio predecessore, con principi differenti. E’ un calcio propositivo in avanti, verticale e di velocità d’esecuzione. La squadra deve sapersi adattare alle richieste dell’allenatore. Per un calciatore è un arricchimento avere più varietà di proposte, non bisogna rimanere fermi su certe convinzioni”.

Sul contratto – “Non mi importa, sono venuto qui per l’affetto e l’amore di questa piazza, avevo bisogno di calore e di ritrovare l’aspetto passionale del calcio. Le clausole lasciano il tempo che trovano, se stiamo bene si può continuare, altrimenti ci si può separare. Ora bisogna pensare a salvarsi, l’asticella non deve essere messa ai playoff. Occorre essere realisti. Non è quello che si scrive sul contratto che ha valenza per me. Bisogna fare chiarezza nella testa dei giocatori”.

Il direttore sportivo? “Ieri mi ha chiamato verso mezzogiorno, non ci ho messo tanto ad accettare, non mi sono fatto pregare. Alle 20 ero ad Ascoli ed ho firmato. La motivazione è già la metà dell’opera e del mio approccio. In passato ho trattato con altre squadre ma non siamo arrivati in porto”.

Sul mercato di gennaio – “E’ lontano, bisogna concentrarsi sull’immediato, bisogna fare i risultati con quelli che siamo, tirando fuori il massimo dalle risorse che abbiamo. Ritrovo Di Tacchio e Bogdan con cui abbiamo fatto una cavalcata straordinaria a Salerno. Mi dispiace che Bogdan sia infortunto, alla Salernitana fece benissimo con ben 5 gol. Ritrovo Gnahorè che ho avuto a Carpi dove ebbe un bruttissimo incidente ed anche Viviano che, da giovanissimo, ho portato dal Brescia al Cesena. Conosco i calciatori e seguo tutte le partite di A, B e C, sia dal vivo che in tv. Mi piace rimanere aggiornato e documentarmi con l’ausilio del mio staff Non enfatizzerai la partita con la Reggiana come ultima spiaggia, conosco il campionato di Serie B, questo è il 18esimo che affronto. Si può vincere e perdere con tutti, non ci sono scadenze immediate. In queste due settimane cercherò di trasmettere ai ragazzi i miei concetti”.

Sul modulo – “Cerco di giocare attraverso le caratteristiche che hanno i miei calciatori. Sia a 4 o a 3, a livello difensivo, i principi devono essere sempre gli stessi, la tattica invece è diversa. Io credo che questa squadra debba giocare sempre con 5 centrocampisti, 2 attaccanti e di conseguenza 3 in difesa. Le punte che abbiamo in rosa sono tutte valide. La squadra funziona se è elastica. Io amo fare la formazione dopo l’ultimo allenamento valutando il lavoro settimanale. La palla deve viaggiare in verticale, adoro questo tipo di calcio. A me non piace giocare in orizzontale”.