💪 Padova, Capelli: “Obiettivi si raggiungono remando dalla stessa parte. Papu? All’inizio non ci credevo”
Le sue parole
Gioele Mason / IPA Sport / IPA
Il centrocampista del Padova Alessandro Capelli ha parlato a tutto tondo della stagione dei suoi in un’intervista concessa a Padovasport.
Queste le sue dichiarazioni: “Vivere la partita da casa è stata tosta. L’ho vista con Russini. Dal campo è più facile, ma è stata una vittoria pesante e meritata. Era nell’aria il gol del vantaggio, ma il rigore è stato determinante. L’anno scorso eravamo un grande gruppo, prima fuori e poi dentro al campo. I grandi obiettivi si raggiungono remando tutti dalla stessa parte. I ragazzi nuovi si sono integrati e si stanno integrando bene, anche se più di metà squadra è stata cambiata. Quest’anno c’è l’entusiasmo dei veterani del Padova e l’esperienza di chi è arrivato. I giocatori più esperti, che hanno vissuto piazze e calcato campi importantissimi è un onore averli e noi della vecchia guardia cerchiamo sempre di rubare loro il più possibile. Perrotta è uno dei più rappresentativi del gruppo, è uno dei punti di riferimento in campo e fuori. Sulle palle inattive è sempre lì, pronto, e gli avevo anche scritto. Se lo merita e sono contento. Ghiglione ha un curriculum che parla per lui. Ha fatto solo Serie A e Serie B. Con il Catanzaro ha giocato bene ed è anche bello potermi confrontare con giocatori di questo calibro. Uno vuole sempre giocare, ma la bravura emerge quando vieni chiamato in causa. In diretta il rigore causato da Faedo non mi sembrava fallo, poi ho visto i ragazzi che protestavano e poi l’ho rivisto. Nel mio caso, con il Bari, c’era una spinta volontaria, ma mi dispiace perché non so se poi sarebbe potuto intervenire il Var qualora l’arbitro non avesse fischiato il rigore. Dopo il mio episodio ci siamo detti che il filo è un po’ più sottile. Dobbiamo stare più attenti. Non mi aspettavo il rigore e l’espulsione, anzi. Dal campo pensavo che al Var avrebbero potuto togliere il rigore. C’è molta meno tolleranza in area, soprattutto quando ci sono trattenute. Avere il Papu è bello, anche solo ascoltare quello che racconta. Dalla prima partitella si è capito… Ha alzato il livello di tutti. Se sei in squadra con lui sai che la palla ti può arrivare ovunque. All’inizio pensavo non fosse vero, poi ho sentito una sua dichiarazione pubblica e ho capito che c’era margine. Quando è arrivata l’ufficialità è stato davvero bello, ci siamo mandati tutti i suoi video. Il Papu ha caratteristiche uniche e abbiamo avuto subito la percezione di quello che ci può dare. E’ stato molto evidente. Dovremo anche noi adattarci a lui, ma anche lui si è adattato a noi. E’ una persona molto umile e piacevole. Esprimere un parere sull’Euganeo è sempre difficile, ma quello che mi sento di dire è che se è pieno per noi è bello viverlo da sotto. Ci immaginiamo sempre la curva piena, ci pensiamo e tra di noi ne parliamo. Sul campionato noi dobbiamo pensare di partita in partita e dobbiamo essere ambiziosi. Noi abbiamo chiaro in testa che dobbiamo salvarci. Il mister lo conosco bene e nulla è mai scontato, la maglia va conquistata ogni settimana. Il mister non è timido, ma fuori dal campo è una persona riservata“.