23 Novembre 2022

Parma, Camara: “Questa piazza mi è entrata nel cuore, vorrei diventare una bandiera”

Le parole del talentuoso centrocampista.

Photo by Emmanuele Ciancaglini/Getty Images - Via One Football

Drissa Camara, centrocampista del Parma, è intervenuto nel corso della trasmissione “Parma Talk”, format curato da SportParma: “Segnare contro il Cittadella è stato davvero emozionante e farlo in casa è un qualcosa di diverso, di speciale. Lo dedico alla mia famiglia, ed a mia mamma in particolare.

Mi hanno chiamato in tanti dopo il gol, grande soddisfazione. In squadra mi han detto che dovevo portare le paste, visto che non lo avevo fatto dopo il gol segnato alla Salernitana. Sabato scorso poi le ho portate (ride, ndr). Ho ringraziato il Presidente della Svizzera (Sohm, ndr) per l’assist: lui mi chiama Presidente della Costa d’Avorio. Speriamo di segnare anche contro il Modena.

Siamo concentrati, attendiamo il ritorno dei nazionali. Sappiamo quanto ci tengono i tifosi, faremo di tutto per farli contenti. All’inizio non è stato facile ambientarsi a Parma, ero un ragazzino ed ero da solo. In convitto delle persone mi aiutavano molto. Ora mi sento molto bene. Se un giorno dovessi lasciare il Parma – riporta parmalive.com – tornerò sempre qua, mi è entrata nel cuore.

Da quando sono arrivato qui ho sempre giocato con quelli più grandi di me. Già all’Audace, nel 2015, iniziai con i 2001 e passai subito a giocare con i ragazzi del 2000 che avevano due anni in più. Conoscevo già Edoardo Corvi e Matteo Lucarelli. Diventare una bandiera del Parma? Mi piacerebbe tanto, ora penso a lavorare e continuare a non mollare niente, ma penso a questo momento.

Ho sempre giocato da mezzala nel 4-3-3, ma anche sull’esterno e puntare l’uomo mi piace molto, poi decide il mister. Pecchia mi dice sempre di attaccare la porta, perché è più semplice segnare avvicinandosi piuttosto che calciare da fuori. Pecchia insiste molto sul lavoro. Appena è arrivato ha subito fatto capire che avrebbe giocato chi si allenava bene nel modo in cui diceva lui”.