31 Maggio 2023

Parma, senti Bazzani: “I Crociati hanno mostrato due facce. I cambi di Pecchia non hanno inciso”

Le parole del commentatore tecnico di DAZN

L’andata della semifinale play-off tra Cagliari e Parma si è concluso con il risultato di 3-2 in favore dei sardi che hanno messo a segno una rimonta incredibile. A commentare ciò ci ha pensato Fabio Bazzani, che ha curato il commento tecnico del match. Di seguito le parole:

Il Parma ha mostrato due facce. Secondo me nel primo tempo la squadra crociata è stata assolutamente dominante, facendo vedere un bellissimo calcio, mentre il Cagliari ci ha capito poco: i sardi non sono riusciti a prendere i giocatori ducali che si muovevano molto bene con qualità. Nel secondo tempo, invece, il Parma ha perso propositività. Inoltre i cambi effettuati da Pecchia non hanno inciso come quelli effettuati da Ranieri. Si è notato che  la voglia di attaccare della squadra crociata è venuta un pò meno sia perchè la squadra sarda ha spinto con i subentrati sia perchè la squadra ducale è molto giovane, dunque nella gestione delle partite tende ad avere poca malizia, poca cattiveria e poca esperienza. Alla fine il Parma è stato punito dal ritorno del Cagliari che con i cambi ha guadagnato.

Nella seconda frazione di gioco vi è stato anche l’episodio discutibile del rigore.  Al di là degli episodi, io credo che la squadra crociata non sia riuscita a gestire il secondo tempo nel miglior modo possibile. Il Parma si è mostrato un pò troppo passivo, si è limitato a fare fase difensiva. Secondo me i cambi non hanno dato vigore e freschezza ma hanno tolto: dall’uscita di Sohm e Benedyczak e l’ingresso di Man e Mihaila, la squadra ducale è cambiata e ha perso forza e metri. Il Cagliari, invece, con l’ingresso di Luvumbo e Viola ha guadagnato. Nel primo tempo il Parma è stato dominante, mentre nella seconda frazione di gioco la squadra crociata non ha avuto una gestione ottimale. Probabilmente il Parma è stato anche sfortunato per qualche episodio, però non è precluso niente. E’ chiaro che  questa dinamica psicologicamente può dar grande carica al Cagliari e può lasciare molto rammarico al Parma per come si presentava la partita alla fine del primo tempo. Tra tre giorni c’è un’altra importante partita, basta che il Parma la vinca con un gol di scarto per accedere alla finale”.

Sull’esperienza di entrambe le squadre: “Secondo me a livello di esperienza e di malizia il Cagliari ha una buona rosa. Il Parma nel reparto avanzato, se dovessimo togliere Vazquez,  ha tanti giocatori giovani, come anche in mezzo al campo, di grande qualità che probabilmente nella lettura delle partite hanno meno malizia ed esperienza. Cagliari e Parma hanno mostrato due filosofie diverse: i giocatori crociati nel primo tempo si muovevano tutti e si interscambiavano senza dare punti di riferimento, mentre la squadra sarda si è presentata più strutturata con due punte pure come Lapadula e Pavoletti. Nel secondo tempo il Cagliari si è basato di più sulla verve caratteriale, dell’ esperienza e della malizia; in questo modo la squadra sarda è riuscita a trovare gli episodi con grande carattere e cuore, sostenuto dal pubblico, e a ribaltare la partita. Il Parma, invece, tende a prediligere la strada del gioco. La squadra crociata, essendo una squadra giovane, può pagare qualcosa dal punto di vista del carattere e della malizia, ma è anche vero che ha una qualità immensa. Secondo me il Parma ha una grande qualità e Pecchia fa giocare molto bene la squadra. Per questo penso che il Parma non debba perdere la speranza ma può trasformare il grande rammarico della partita dell’Unipol Domus per essere migliore nell’arco dei novanta minuti della partita di ritorno al Tardini”.

Sui cambi del Parma: “Sui cambi di Pecchia ho poco da dire, anche io avrei fatto gli stessi cambi. Oggettivamente, considerando che il Cagliari si buttava in avanti per cercare di recuperare la partita, l’idea di inserire Man e Mihaila avrebbe potuto essere idonea perchè ci sarebbero state le qualità per andare ad attaccare gli spazi con qualità. Ad ogni modo i cambi non hanno pagato, questo lo si intuisce sempre dopo. Per quanto riguarda la strategia della partita non mi sento di condannare Pecchia perchè ha effettuato cambi che potevano esser fatti, considerando l’andamento della partita. In realtà, però, i subentrati hanno fatto fatica ad adattarsi al tipo di partita che stava arrivando. Il Cagliari col tempo ha preso campo, Ranieri ha inserito Luvumbo e Viola. La squadra sarda quando ha trovato il gol del 2-1 ha iniziato a crederci veramente e il pubblico ha spinto. L’Unipol Domus poi diventa un campo difficile da cui uscire indenni. Al Parma è mancato quel riattacco, quella fase offensiva, per spezzare il ritmo del Cagliari e farlo spaventare. Oggettivamente nel secondo tempo il Parma si è limitato a fare la fase difensiva e ha impensierito poco il Cagliari, che con le giocate dei suoi calciatori è riuscito a sfruttare gli episodi per ribaltare la partita”.

Sull’ingresso di Zito Luvumbo: “Sicuramente Luvumbo è un giocatore importante che ha dato più profondità, più spunto e più intensità. Si è notato che Pavoletti fosse lontano da una condizione ottimale: lui ha fatto fatica e ha giocato più lontano da Lapadula e dalla porta. Nel primo tempo il Parma è riuscito a dominare Pavoletti: per lui è stata una partita di sofferenza. Anche Rog ha fatto fatica. Ranieri è stato bravo a individuare i cambi giusti. Luvumbo ha realizzato una doppietta e ha dato più pericolosità, profondità e spunto. Come detto in precedenza, i cambi hanno girato la partita a favore del Cagliari”.

Sul reparto difensivo del Parma: “Soprattutto nel finale. Prima dell’errore di Cobbaut sul gol del 2-1, il Parma ha difeso bene. I difensori sono stati bravi sia su Lapadula che su Pavoletti. E’ chiaro che dalla disattenzione di Cobbaut, la squadra crociata ha perso un pò di misure, si è disunita. Penso che questo sia dipeso dal fatto che la squadra ducale si è tirata troppo indietro. Quando sei costretto a difendere negli ultimi venti-trenta metri, i tuoi difensori sono sotto pressione, è chiaro che possano verificarsi degli errori o ingenuità; inoltre se è all’interno della propria area di rigore può verificarsi un gol o un rigore, seppure dubbio. Il Parma non è riuscito a tenere più lontano possibile dalla sua area di rigore il Cagliari, riattaccandolo o gestendo la fase di non possesso. La squadra sarda ne ha approfittato di questa situazione ed ha trovato gli episodi per ribaltare la partita”.

Su Benedyczak e Sohm: Assolutamente. Sohm e Benedyczak hanno fatto una partita straordinaria. Entrambi hanno fatto un primo tempo bellissimo: hanno segnato le reti ducali e hanno fatto dei bei movimenti e giocate. In particolare Sohm ha realizzato una delle due reti e ha fatto anche un assist, dunque parlano i numeri per lui. Anche Benedyczak ha fatto molto bene. Senza condannare nessuno: purtroppo chi è subentrato nel secondo tempo non ha dato lo stesso tipo di profondità, qualità e intensità. In virtù della prestazione di ieri sia Sohm che Benedyczak  hanno dimostrato di meritare di essere titolari perchè sono in grande condizione”.

Sul ritorno: “Penso che quando disputi una semifinale playoff per andare in finale le motivazioni vengano da sole. E’ noto che questo tipo di confronti durano 180 minuti. E’ chiaro che il Parma nel corso del primo tempo abbia illuso se stesso e tutti. I crociati erano in vantaggio 2-0. Al contempo sappiamo che il Cagliari è una squadra che può rientrare in qualsiasi momento. E’ ancora tutto aperto. Ripeto: è chiaro che probabilmente il Parma abbia quel rammarico per l’esito della partita all’Unipol Domus. Per eliminare il Cagliari non occorre giocare un tempo ma devi essere completo per tutta la partita. Questo vale anche per il Cagliari: per uscire dal Tardini con un risultato positivo i sardi dovranno fare una partita più totale e non regalare un tempo agli avversari”.