13 Luglio 2023

Bari, chi è Faggi? Le parole di chi ha conosciuto il primo colpo biancorosso

Il focus su Faggi

SSC Bari

Il Bari ha ufficializzato Filippo Faggi che è il primo acquisto della nuova stagione biancorossa. Il centrocampista classe 2003 era conteso da diverse squadre ma a spuntarla è stato il DS Polito che mette a disposizione di Mignani un giovane interessante. Per parlare delle sue qualità, la redazione di pianetabari.com ha intervistato Massimiliano Calzolari e Michele Nesi, rispettivamente suoi ex Direttore ed allenatore.

A prendere la parola è inizialmente Calzolari“Era rimasto fermo per almeno sei mesi dopo lo svincolo dalla Spal. Io lo conoscevo, avendolo visto più volte, e così l’ho portato da noi per rilanciarlo, perché ritenevo potesse avere una buona prospettiva nel calcio dei grandi. I primi mesi sono stati un po’ difficili, perché partiva da un periodo dove aveva staccato la spina. Bisognava fargli tornare l’entusiasmo. Ma da noi ha trovato l’ambiente giusto, un gruppo coeso e un allenatore che ha creduto in lui. Dopo tre mesi si è visto un ragazzo che ha fatto un cambio di marcia. Era chiuso da un suo coetaneo, che partiva con i galloni del titolare. Però a volte il destino viene in aiuto. Questo ragazzo ha avuto un infortunio pesante e a Faggi gli si sono aperte le porte. Faggi è stato bravissimo a farsi trovare pronto, malgrado non avesse avuto fino a quel momento grande spazio”.

Come si può capire, Faggi caratterialmente ancora non era pronto. Decisivo, allora, l’intervento da educatore di mister Nesi“Ho un ottimo rapporto con lui. Tra infortuni e robe varie è ripartito. Era stato preso come un 2003 di contorno, ma la sua annata è completamente svoltata. È un ragazzo che sa quello che vuole e crede molto nei suoi mezzi. È consapevole, molto rispettoso ed educato ma soprattutto ha voglia di fare. Aveva una grande corsa e tecnica, ma non riusciva caratterialmente a metterla in pratica nei grandi proprio per una questione emotiva. Lo cazziavo molto, perché vedevo tutta questa potenzialità che non riusciva a esprimere. Con lui ho lavorato principalmente sotto questo aspetto ed è stato bravissimo a recepire i miei messaggi”.

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