15 Giugno 2021

Euro 2020, sale l’attesa: Cabrini e Collovati fanno i pronostici per gli azzurri

Manca sempre di meno al calcio d’inizio di Euro 2020 ed è chiaro che tutti gli appassionati di calcio stanno aspettando con grande ansia questa competizione. Il rinvio che è stato operato per forza di cose era inevitabile data la situazione pandemica, ma ora le condizioni sono cambiate e finalmente questo evento può essere anche […]

Manca sempre di meno al calcio d’inizio di Euro 2020 ed è chiaro che tutti gli appassionati di calcio stanno aspettando con grande ansia questa competizione. Il rinvio che è stato operato per forza di cose era inevitabile data la situazione pandemica, ma ora le condizioni sono cambiate e finalmente questo evento può essere anche un segnale di ripartenza e di speranza verso un progressivo ritorno alla normalità.

A parlare di pronostici e di quello che potrebbe accadere a Euro 2020 ci hanno pensato due grandi atleti che hanno scritto pagine di storia indimenticabili con la maglia della Nazionale, intervistati da Betway, colosso delle scommesse Euro 2020. Stiamo facendo riferimento a Fulvio Collovati e Antonio Cabrini.

Chi sono le potenziali favorite?

Subito una domanda scomoda, come si può apprezzare guardando l’intervista che è stata pubblicata sul blog sportivo L’insider. In fondo, è quella che si fanno un po’ tutti gli addetti ai lavori, ma che è veramente complicato da analizzare, visto che poi i fattori in gioco potrebbero stravolgere un po’ tutto.

Secondo l’ex terzino della Juventus, l’Italia si può considerare senza ombra di dubbio in quel gruppetto di squadre che hanno le armi per poter arrivare a giocarsi le semifinali. In compagnia di Francia, Germania e Inghilterra, infatti, potrebbero davvero arrivare fino in fondo.

Potrebbe vincere la Nazionale di Mancini? Obiettivamente la Francia ha una rosa di una qualità e fisicità impressionanti e che rappresenta, di conseguenza, la favorita naturale di questi Campionati Europei. Anche secondo Cabrini i transalpini scendono in campo con i favori del pronostico, dato che hanno tutte le carte in regola per riportare il trofeo in terra francese.

E l’Italia? Può ambire, come detto, ad arrivare in semifinale, ma poi che succede? É chiaro che l’appetito vien mangiando, come dice un famoso detto, ma a quel punto la soddisfazione di essere arrivati fino a quel livello, lascerebbe posto al rammarico e alla delusione nel caso in cui non si riuscisse a concretizzare lo straordinario percorso fatto fino a quel punto.

La rosa degli azzurri

Una delle domande che gli addetti ai lavori continuano a fare è se la Nazionale di Roberto Mancini abbia una rosa di una qualità tale per poter affrontare da protagonista questi Europei. Ebbene, Antonio Cabrini mette in evidenza quanto è stato importante il lavoro svolto dal commissario tecnico, che ha dovuto mettere in atto un vero e proprio processo di ricostruzione.

La difficoltà, nella costruzione della rosa, è stata dettata in modo particolare non tanto dalla mancanza di giocatori di qualità e spessore, quanto piuttosto dal fatto di avere tanti giovani che non giocavano, se non per pochi spezzoni di gara, con i propri club di appartenenza.

In tal senso, Cabrini vuole sottolineare proprio l’importanza del lavoro svolto da Roberto Mancini, che ha aiutato e plasmato questi giovani, che pochi conoscevano ai tempi, favorendo la loro crescita anche nei club di appartenenza. Con il passare dei mesi hanno trovato sempre più spazio in campo e sono diventati protagonisti anche in Serie A.

Il reparto che potrebbe essere, teoricamente, più debole di questa Nazionale? Probabilmente l’attacco, dove manca un vero e proprio ariete d’area di rigore, anche se indubbiamente sia Belotti che Immobile sono due attaccanti molto forti. Certo, rispetto ai tempi di Collovati e Cabrini, quando addirittura ci si poteva permettere il lusso di decidere di lasciare a casa il capocannoniere della Serie A Roberto Pruzzo, ne è passata di acqua sotto i ponti, a testimonianza di una generale mancanza, attualmente, di tante punte di spessore internazionale.