2 Agosto 2023

Perché un casinò non AAMS non può sponsorizzare la Serie B

Focus

Il calcio italiano ha bisogno di sponsor. Per capirlo, bisogna allontanarsi momentaneamente dal campionato maggiore di Serie A e concentrarsi sulla Serie B. Qui, il bisogno di denaro e introiti è più alto. Tra i possibili sponsor, spiccano i migliori casinò online non AAMS ma le difficoltà nella chiusura dei contratti sono evidenti. Tra ragioni legislative e un calo di interesse generale, sembra che i casinò non possano diventare sponsor del campionato di calcio di Serie B. Questo rappresenta di certo uno svantaggio, vista la quantità di denaro che i casinò online non AAMS riescono a muovere. La serie B dovrà tuttavia farne a meno.

Il ruolo delle sponsorizzazioni nello sport

Quando un’azienda diventa sponsor della squadra di calcio di un importante campionato, i vantaggi per entrambe le società sono evidenti. Il movimento di denaro è una parte importante dell’accordo, ma non è tutto. Infatti, ai club calcistici interessa ottenere introiti da investire. Di contro, spesso allo sponsor interessa di più ottenere una maggiore visibilità. Per un sito non ADM, mettere il logo del casinò sulle magliette di una squadra in campo vorrebbe dire ottenere prestigio agli occhi di tutto il pubblico che segue un incontro. I vantaggi di questi accordi non sono indifferenti, e possono essere sintetizzati così:

  • Maggiori entrate per il club di calcio
  • Maggiori possibilità di investimento nelle sessioni di calciomercato
  • Migliore visibilità per il logo del casinò. Questo è impresso sulle magliette dei giocatori e ben visibile a bordo campo o sullo sfondo delle interviste prima e dopo un match
  • Aumento del numero di clienti dei bookmaker e casinò online che investono nello sport
  • Crescita dei programmi di affiliazione VIP. Questi permettono ai veri appassionati di giochi da casinò di partecipare a iniziative a tema calcistico promosse dal sito, come incontri con i giocatori e molto altro.

La crescita è dunque possibile in entrambe le direzioni. Da un lato, i club e le società sportive guadagnano denaro da investire in strutture e calciomercato. Dall’altro, i casinò brillano della luce riflessa dai grandi incontri. In questo modo, ottengono visibilità presso nuovi clienti e, nel frattempo, guadagnano un utile strumento per fidelizzare gli utenti già registrati.

Motivi che impediscono la sponsorizzazione

Il circolo virtuoso che si innesca quando i casinò diventano sponsor del campionato di calcio sembra desiderabile da entrambe le parti. Tuttavia, in Italia e nel campionato di Serie B in particolare, subentrano delle difficoltà importanti. Queste impediscono al sistema di sponsorizzazione da parte dei casinò di prendere forma, e le conseguenze sono evidenti per entrambe le parti.

I casinò online non possono essere gli sponsor generali della lega

Il primo problema è di natura legislativa. Con l’introduzione del Decreto Dignità, nel 2018, qualsiasi sponsorizzazione da parte di casinò online è fortemente contrastata da parte dello Stato. Di fatto, le autorità combattono quella visibilità che verrebbe data alle piattaforme di gioco d’azzardo, nel nome del gioco responsabile.

Il sistema è invece più tollerante sui mercati esteri, in cui alcune delle squadre più in vista hanno stretto partnership con casinò online. Qui, gli investimenti hanno portato a una crescita virtuosa tanto delle squadre di calcio, quanto delle piattaforme di gioco. L’incremento del numero di fan del casinò e il miglioramento delle prestazioni sul campo delle squadre coinvolte sono soltanto due delle conseguenze di questi investimenti.

Tutto questo non ha modo di prendere forma nel campionato italiano, specialmente in quello di Serie B. Le squadre che hanno il diritto di concludere contratti con i casinò non si trovano in Italia. Il desiderio di queste piattaforme di investire nel calcio italiano è frustrato dalla normativa nazionale.

Prezzo troppo alto per la sponsorizzazione

Non da meno, il costo delle sponsorizzazioni delle squadre di Serie B si rivela spesso troppo alto. Le squadre di Serie A mirano a sostenersi da sole, puntando anche su altri introiti, come la vendita dei diritti per le dirette televisive. Al contrario, la Serie B tende ad affidarsi sempre di più ai suoi eventuali sponsor, richiedendo un investimento maggiore. Questo, però, non giustifica la spesa, se si considera che la visibilità offerta dalla seconda lega italiana non è di certo paragonabile a quella garantita dalle maglie della Serie A.

La popolarità del campionato è in calo

La situazione per il calcio italiano non è molto felice. Questo vale per la Serie A e ancor di più per la Serie B. La popolarità del calcio è in crisi. Il numero di appassionati è in contrazione e difficoltà di vario tipo ne minano la credibilità e il fascino. Proprio per questo, i casinò non AAMS hanno meno interesse a investire in un campionato in crisi come quello di Serie B. Al contrario, puntano sulla chiusura di contratti con le squadre di Serie A. L’obiettivo è quello di investire denaro, ma allo stesso tempo assicurarsi una cassa di risonanza importante nelle case degli italiani e sul campo di gioco.

Cosa perde la Serie B dalla mancanza di sponsor?

Le ragioni che bloccano gli investimenti di casinò online nella Serie B hanno delle profonde ricadute sul secondo campionato di calcio italiano. L’impoverimento cui va incontro la Serie B rischia di essere generalizzato, e di andare molto al di là del semplice aspetto finanziario.

Mancanza di finanziamenti aggiuntivi

Di certo, la parte economica di una sponsorizzazione mancata non può essere trascurata. Meno sponsor significa avere meno entrate da investire negli onorari dei calciatori e nelle sessioni di calciomercato. Questo comporta il rischio di perdere i giocatori già in campo e di non riuscire a chiudere accordi con nuove promesse. Le squadre ne usciranno più fragili, con meno possibilità di competere sul prato da gioco e meno appeal nei confronti del grande pubblico.

Diminuzione dell’interesse per il calcio italiano

Ecco dunque che si innesca un’altra conseguenza della mancanza di investimenti nel calcio di Serie B. Il pubblico finisce per confermare il proprio disinteresse, aumentando le dimensioni della crisi del calcio italiano. La Serie B rischia di uscire appiattita dalla mancanza di investimenti nelle sue squadre. Un calcio povero di slanci e introiti rischia potenzialmente di non riuscire a nutrirsi neanche dell’interesse e della passione dei tifosi più fedeli. Il pericolo di perdere anche i tifosi irriducibili forse non è ancora concreto. Tuttavia, la Serie B sembra muoversi sul filo del rasoio. Privarla di investimenti importanti come quelli dei casinò non AAMS non aiuterà a tenerla a galla. Sarebbe invece opportuno dirottare nuovi utenti verso le slot per il calcio. Questi dimostrerebbero nuovo interesse verso il pallone. Nel frattempo, i casinò ottengono facilmente nuovi clienti.

Una panoramica conclusiva

Gli sponsor desiderosi di investire nel mondo del pallone a volte si trovano con le mani legate. Tra questi, i casinò online non AAMS spesso vivono la contraddizione di un sistema legislativo che non consente loro di sponsorizzare squadre di campionato. I loro sforzi, per ottenere visibilità e nutrire il calcio italiano, si concentrano allora sulle squadre di Serie A. Queste possono garantire loro il giusto ritorno di investimento. La situazione si complica con il campionato di Serie B. La sua popolarità in netto calo e i prezzi più alti delle sponsorizzazioni non giustificano l’investimento da parte dei migliori siti di gambling. Le ricadute sono però pesanti. Da un lato, il calcio di Serie B risulta impoverito di entrate economiche. Dall’altro, questo crollo di introiti genera conseguenze negative anche sul livello dei match, e quindi sull’interesse dei tifosi.