26 Gennaio 2024

ESCLUSIVA PSB – Apolloni: “Parma per la continuità, Modena per rialzarsi. Gigi Riva? Simbolo del calcio italiano a livello europeo e mondiale”

Il doppio ex di Parma e Modena Luigi Apolloni ha parlato in ESCLUSIVA ai nostri microfoni del derby emiliano in programma nel weekend, rivolgendo un pensiero speciale al compianto Gigi Riva

Nonostante a Parma la rivalità più sentita sia quella con la Reggiana, il derby di sabato pomeriggio contro il Modena promette spettacolo. A presentare la sfida dell’Alberto Braglia Luigi Apolloni, record man di presenze con il club crociato (385), ex guida tecnica nella stagione 2015-2016 ed ex allenatore dei Canarini (2006-2009; 2009-2010; 2018-2019).

In ESCLUSIVA ai nostri microfoni Apolloni ha ripercorso la duplice esperienza trascorsa sulle panchine di entrambe le squadre, analizzando l’attuale stato di forma delle rose di Pecchia e di Bianco. Un giudizio anche sul mercato e sulle ambizioni dei ducali e dei modenesi, ma soprattutto il ricordo speciale di un uomo speciale che Luigi ha avuto modo di conoscere ai Mondiali di USA 1994 con la Nazionale, Gigi Riva.

Il ricordo di Gigi Riva

“Ho avuto l’onore di conoscerlo ai Mondiali del 1994 negli Stati Uniti. Una persona speciale, una persona di valori. Oltre ad essere stato un grande campione da calciatore, lo è stato anche da dirigente. Sapeva stare al suo posto, sempre pronto a darti un consiglio, sempre pronto ad incoraggiare chi aveva avuto delle difficoltà. Ricordo che quando io esordii in Nazionale ai Mondiali mi fece i complimenti, giocai la prima partita, poi col Messico, non giocai quella successiva e lui mi disse di continuare ad allenarmi come stavo facendo perchè avrei avuto le mie occasioni. Era sempre propenso ad aiutarti, quando Zola fu espulso ingiustamente contro la Nigeria lui era lì, si era creata una sorta di feeling tra i due perchè Gianfranco era sardo e Gigi aveva vissuto tanti anni lì”.

Gigi Riva

“Nonostante io fossi bambino, ero molto piccolo, ho impresse le immagini di lui da calciatore. In quel periodo c’erano tanti attaccanti importanti, Boninsegna, Altafini, Pierino Prati ma la cosa che più ho apprezzato è stata la rinuncia a squadre importanti come Milan, Inter o Juventus. Gigi tenne fede ai colori del Cagliari, era il simbolo di una città intera che guidò verso lo scudetto, rappresentava il calcio italiano a livello europeo e mondiale”.

A Parma il derby più sentito è quello con la Reggiana: il derby contro il Modena che tipo di partita è?

È il Derby dell’Emilia tra due squadre, una più in difficoltà, l’altra in un momento di grossa spinta. Sarà una partita delicata e importante per entrambe: il Parma proverà a dar continuità, il Modena cercherà di uscire da una situazione non semplice”.

tifosi-parma

Dopo l’1-1 dell’andata al Tardini il Modena sta attraversando un periodo non facile: quante possibilità ci sono che possa qualificarsi per i playoff?

“Ha le qualità, ha i giocatori, ha una società e un allenatore competente. Modena è una piazza difficile perchè non hanno pazienza, vogliono subito i risultati e purtroppo avere vicino altre piazze come Bologna e Parma che per anni hanno cavalcato la Serie A, non aiuta. C’è un po’ una sorta di invidia, vorrebbero subito arrivare in alto, parliamo di una città importante, ricca, un traino importante a livello industriale per l’Emilia. Meriterebbe la Serie A, il cammino però non è semplice”.

Hai vissuto entrambe le piazze da allenatore: cosa ti ha dato Parma, cosa ti ha dato Modena?

Parma ha una cultura calcistica diversa, ha più pazienza, se vede una squadra in difficoltà cerca comunque di sostenerla e aiutarla e questo permette di contrastare le tensioni e aiuta la squadra ad esprimersi al meglio in campo. A Modena invece si parte subito con le critiche, si va alla ricerca del colpevole e così facendo si commette un grosso errore”.

Modena FC

Rispetto all’anno scorso cosa è cambiato a Parma?

“A Parma i giovani sono cresciuti tanto anche grazie all’allenatore, si è creata una trade union importante, la squadra oggi lotta per il vertice e lo sta facendo alla grande“.

Quali sono i meriti di Pecchia, quali quelli del gruppo?

“Bisogna dare atto alla società per aver creduto nel progetto. La squadra si fida dell’allenatore, lo segue passo, passo. Pecchia ha il merito di portare avanti le proprie idee con criterio, con onestà intellettuale, con tanta pazienza, quella che nel calcio italiano i dirigenti non sempre hanno”.

Photo by Emmanuele Ciancaglini/Getty Images – Via One Football

Il campionato di Serie B è sempre stato un torneo competitivo. Quest’anno lo è ancor di più anche grazie alle proposte di gioco di diversi allenatori, Pecchia, Bianco, Vanoli, Stroppa. Che ne pensi?

“In Italia ci sono allenatori competenti con delle idee importanti a livello calcistico. Un motivo di orgoglio che valorizza ancor di più la scuola allenatori: ne traggono beneficio il pubblico e i calciatori perchè se una squadra gioca bene, si divertono gli spettatori ma anche i giocatori”.

La classifica ci dice che il Parma è la favorita per la promozione diretta in Serie A: Como, Cremonese e Venezia, chi temi di più?

Il Como sta risalendo dopo l’esonero dell’allenatore e l’avvicendamento di Fabregas. È una società molto ricca a livello economico con delle potenzialità enormi, poi ci sono squadre che lotteranno fino alla fine come Cremonese e Venezia“.

Il derby dell’Emilia mette a confronto due squadre che hanno fatto scelte di mercato diverse: il Modena ha cambiato tanto, il Parma ha lavorato sul fronte rinnovi. Avresti cambiato qualcosa nelle file crociate?

“Io son sempre dell’idea che quando le cose funzionano, sarebbe meglio non toccare nulla, anche per non rovinare gli equilibri che si son creati. Penso che il Parma abbia una panchina di qualità, tutte le volte che Pecchia manda in campo forze fresche, queste contribuiscono ad aiutare e far crescere la squadra. Meno si tocca, meglio è”.