22 Dicembre 2022

ESCLUSIVA PSB, Stellone: “Il Frosinone la squadra più organizzata del campionato. La Reggina lotterà fino alla fine per le prime posizioni”

Roberto Stellone, raggiunto in esclusiva dalla nostra redazione, ha fornito la sua chiave di lettura circa l'attuale campionato di Serie B

Raggiunto in esclusiva dalla nostra redazione, Roberto Stellone, ex allenatore di Frosinone, Bari, Palermo, Ascoli e Reggina ,ha fornito la sua chiave di lettura circa l’attuale campionato di Serie B, non mancando di entrare nel dettaglio dei percorsi intrapresi dalle sue ex squadre. Queste sono le sue parole:

Ad una giornata dal termine del girone d’andata, cui seguirà la sosta, quale idea si è fatto del campionato di Serie B?

“L’idea che mi ero fatto ad inizio stagione, con il passare dei giorni è andata confermandosi. Ovvero: campionato difficile ed imprevedibile per tutti. Sono scese dalla Serie A piazze importanti, dalla Serie C sono saliti altri club dall’elevato blasone, oltre a quelle già presenti lo scorso anno in B. La classifica è cortissima e potenzialmente tutte possono ancora lottare per tutto. Il campionato è molto equilibrato in entrambe le zone, è ancora difficile ipotizzare gli scenari futuri. Il Frosinone è un po’ la sorpresa, ma fino ad un certo punto. Hanno mantenuto lo stesso allenatore e fatto un mercato di livello. Per il resto ci sono squadre che stanno rendendo meno: Como, Venezia, Perugia, Cagliari, Benevento. Il Parma sembrava sulla via della ripresa, ma in queste ultime gare ha perso qualche punto. Mentre il Sudtirol, con l’arrivo di Bisoli, si è rimesso in carreggiata facendo fin qui un campionato sopra le aspettative. Il Genoa sta piano piano uscendo fuori, grazie all’ottimo lavoro di Gilardino. Reggina e Bari stanno facendo un ottimo campionato. Il Pisa è in ripresa. Non credo ci sarà qualche squadra che da qui alla fine prenderà il largo sulle altre, penso invece che assisteremo ancora a lungo ad un campionato tiratissimo. Il mercato di riparazione sarà importante per tanti club.”

Il Frosinone, forte del primo posto in classifica, sta mostrando equilibrio, solidità e una proposta di gioco definita. La sconfitta contro il Genoa, però, ha ridotto drasticamente il vantaggio maturato precedentemente sulle inseguitrici. Resta la favorita o è presto per dirlo?

“Ad oggi stanno dimostrando di essere la squadra più organizzata del campionato. Hanno un allenatore valido, la miglior difesa del campionato, vantano un connubio perfetto tra giovani e veterani. Alle spalle c’è una società seria, con un presidente preparato ed intelligente. Hanno uno stadio bellissimo ed una tifoseria importante. Sul mercato si sono comportati in maniera ottimale. Il Frosinone ha tutte le carte in regola per fare bene. Nell’ultima giornata è arrivata questa sconfitta contro il Genoa, dove secondo me meritavano di più, ma è la prima dopo diversi risultati utili consecutivi. Il campionato di Serie B lo vince chi attraversa meno momenti complicati, ad oggi loro e la Reggina hanno confermato di essere le squadre più compatte.”

Una delle principali inseguitrici è proprio il Bari di Mignani. Il passaggio da neopromossa ad essere in lotta per le posizioni di vertice è tutt’altro che scontato. E’ nelle corde di questa squadra lottare ed ambire alla promozione o l’obiettivo primario resta la salvezza?

“Il Bari ha l’entusiasmo della promozione e un pubblico incredibile con gare in cui si è toccato quota 30/35mila spettatori. Anche qui troviamo una rosa fondato sull’entusiasmo dei giovani e la saggezza dei più esperti. Penso a Di Cesare che sta facendo un campionato incredibile. Cheddira, Folorunsho, Antenucci, Pucino, tutta gente che sta andando alla grande. Caprile in porta sta disputando un’ottima stagione. Poi Mignani può contare su cambi di livello. A me il Bari piace molto, sia come è composta la rosa, sia come gioca. Sono il miglior attacco e una delle migliori difese secondo i dati. Quando passano 18/19 partite il cammino delle squadre inizi ad intravederlo, questo vale anche per loro. Poi tutto può cambiare.”

Altra neopromossa è il Palermo, adesso sotto la gestione Corini. Nell’ultima giornata è arrivata la pesante vittoria per 2-1 contro il Cagliari, ma l’impressione è che sia mancato loro un po’ di equilibrio nelle prestazioni e nei risultati. Complici i molteplici cambiamenti affrontati dalla scorsa estate ad oggi, cosa crede manchi loro per acquisire una fisionomia definita?

“Il Palermo, come rosa, è tra le squadre meglio attrezzate. Se analizziamo tutte le squadre del campionato, fatichiamo ad individuare la classica ‘squadra materasso’. Ogni club ha allestito squadre competitive e per questo che non è facile. Il Palermo ha cambiato molto in estate, compreso l’allenatore. Dunque è necessario del tempo affinché i giocatori assimilino a pieno le idee di Corini. E’ vero, hanno alternato risultati positivi a prestazioni un po’ sottotono, mancano alcune volte di costanza, ma la classifica è dalla loro parte e, col tempo, sono destinati a migliorare.”

L’Ascoli, appaiato in classifica al gruppo in corsa per un posto nei play-off, nonostante qualche prestazione in ombra e un rendimento altalenante, ha deciso di prolungare il contratto del tecnico Bucchi. Segnali del genere quanto bene fanno alla squadra?

“L’Ascoli, dopo l’ottima stagione passata con Sottil, ha intrapreso questo nuovo percorso con Bucchi. Il mister ha cambiato qualcosa, tra modulo e giocatori, ma stanno dimostrando di avere tutte le carte in regola per giocarsi i play-off. Quello di cui tu parli è un segnale raro nel mondo del calcio ed in Serie B. E’ bello che una società importante come quella bianconera abbia ritenuto giusto premiare il percorso positivo di questo tecnico.”

A proposito di questo, sono da poco cadute altre due panchine: quelle di Brescia e Cagliari. Quale idea si è fatto circa gli esoneri di Clotet e Liverani?

“Quest’anno stanno saltando tante panchine. Come abbiamo detto prima, ad inizio anno tante squadre pensavano di lottare per le prime posizioni, almeno 14/15. Certo è che poi non tutte ci riescono e quando vengono a mancare alcuni risultati si tende a dare la colpa all’allenatore. Cambiando guida tecnica si pensa che la squadra possa ricevere uno scossone, un cambio di marcia. Spesso accade, altre volte no. Poi non sempre conosciamo le dinamiche interne di uno spogliatoio, non tutti gli esoneri sono legati a fattori di natura numerica. Capita che una squadra non si alleni più bene, che si siano persi certi ritmi o che alcuni giocatori rendano meno del previsto. Le motivazioni possono essere tante.”

La Reggina, per quanto fin qui fatto e dimostrato è la grande sorpresa del campionato. Sorpresa più per quanto vissuto la scorsa estate e per i vari ritardi nella preparazione, che per il resto. Secondo posto in classifica a parte, ciò che più impressiona è la velocità con cui la rosa abbia captato e riportato in campo i princìpi di gioco di Inzaghi. Possiamo parlare di quella amaranto come una delle squadre top del campionato cadetto, al pari delle squadre di prima fascia?

“La squadra è stata costruita molto bene. Certamente non ci si poteva aspettare un avvio così sprint visti i ritardi nella preparazione. La nuova società si è insediata a fine giugno, è partita col mercato a luglio, dunque non hanno avuto molto tempo a disposizione. Eppure stanno facendo davvero bene. In ciò è stato bravissimo Inzaghi a far diventare la rosa immediatamente squadra. E’ vero che ci sono tanti giocatori forti, ma ciò non è sinonimo di vittoria. Tante squadre ben attrezzate non stanno facendo bene. Gli amaranto invece con organizzazione, dedizione e qualità sono lì. Hanno il miglior attacco, una delle migliori difese, l’ambiente si è compattato e vive con entusiasmo. Lotteranno fino alla fine per le prime posizioni.”

Le sue ambizioni future quali sono?

“Aspetto. Dopo l’ottimo campionato fatto lo scorso anno a Reggio Calabria pensavo di entrare in gioco prima. Fin qui non c’è stata la possibilità di rientrare per una serie di motivi ma sono stato contattato da alcune squadre. Sono pronto a rimettermi in gioco.”