26 Ottobre 2016

Esclusiva PSB – Palma: “Cittadella, successi meritati. Prima la salvezza col Renate, poi…”

Esordio in Serie A quando aveva appena 19 anni con la maglia dell’Atalanta, società nella quale è cresciuto e che attualmente è proprietaria del suo cartellino. Poi la gavetta tra Serie B e Lega Pro (senza contare le diverse presenze con le Nazionali giovanili), dove attualmente milita con la maglia del Renate nel quale si […]

Esordio in Serie A quando aveva appena 19 anni con la maglia dell’Atalanta, società nella quale è cresciuto e che attualmente è proprietaria del suo cartellino. Poi la gavetta tra Serie B e Lega Pro (senza contare le diverse presenze con le Nazionali giovanili), dove attualmente milita con la maglia del Renate nel quale si sta ritagliando un ruolo da protagonista. Ha solo 22 anni, ma un carriera già ricca alle spalle. Di chi parliamo? Antonio Palma, centrocampista classe ’94, intervenuto in esclusiva ai microfoni di PianetaSerieB.it:

Su 12 impegni in stagione, ne hai saltato solo uno per squalifica, a testimonianza della continuità che stai trovando. Possiamo parlare di stagione del rilancio dopo le difficoltà della scorsa annata a Teramo?

Diciamo che per ora sembra di sì, poi chiaramente la stagione è ancora lunga. L’inizio è di quelli promettenti, come speravo, però siamo solo all’inizio e ci sono ancora moltissime partite da giocare. Punto a continuare così”.

La squadra, dopo aver terminato la scorsa stagione a metà classifica, si trova ora in zona playoff. Anche se forse è ancora prematuro parlarne, a cosa puntate realmente?

Possiamo ancora migliorare, però il nostro obiettivo rimane la salvezza. Chiaramente, nel caso in cui riuscissimo a raggiungere la quota salvezza prima di quanto prefissato, cercheremo di toglierci quante più soddisfazioni possibili. Bisogna però restare con i piedi per terra e ragionare passo dopo passo”.

Tra Nocera, Castellammare, Como, Salò e Renate, hai acquisito esperienza in una categoria ostica come la Lega Pro. Pensi che al termine di questa stagione sarai pronto per il definitivo salto in Serie B?

Ti dirò, me lo auguro. Sarebbe un piccolo sogno, perché quando sali di categoria significa che hai lavorato bene. In questo momento però non ci penso, perché punto a fare bene giorno dopo giorno, partita dopo partita, con il Renate. Se poi dovesse arrivare una chiamata dalla Serie B sarò la persona più felice del mondo ma, come dicevamo prima, il campionato è ancora lungo”.

Nell’annata 2014/2015 hai giocato, anche se solo per 6 mesi, nel Cittadella. Quella stagione terminò con la retrocessione in Lega Pro dei veneti, ora ai vertici proprio della cadetteria. Ti saresti aspettato di trovarli lì?

Sapevo che sarebbero tornati in Serie B, ora i risultati però sono davvero eclatanti, sono la rivelazione del campionato. Conoscendo l’ambiente, la società, il modo in cui lavorano, c’erano le premesse per fare un buon calcio e mettere delle solide basi. L’hanno fatto e meritano di essere dove attualmente sono”.

Torniamo ancora più indietro, a quella Primavera dell’Atalanta dove, oltre a te, militavano talenti come Conti, Caldara e Gagliardini, ora in prima squadra. Siete ancora in contatto?

Chiaramente non ci sentiamo nel quotidiano, però siamo rimasti amici e siamo in contatto, ci siamo rivisti di recente ad una cena. L’obiettivo dell’Atalanta era quello di portare i ragazzini dai Pulcini alla Prima Squadra, formando così un gruppo solido dentro e fuori dal campo, e posso dire che ci sono riusciti”.

Ti senti di dirgli qualcosa?

“Sono davvero contento per loro, hanno realizzato ed ogni giorno realizzano il loro sono. Meritano tutto ciò”.

Magari nel prossimo futuro li raggiungerai…

Me lo auguro, passo dopo passo”.

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