9 Settembre 2023

ESCLUSIVA PSB – Marino: “Bianco allenatore intelligente. Rosa attrezzata e Caserta: il Cosenza non soffrirà. Su Quaglia e Spezia…”

Intervista a Pasquale Marino

Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images - Via One Football

Allenatore che con il suo gioco ha anticipato principi ed idee poi diventate comuni e vincenti a distanza di anni, Pasquale Marino è in attesa di ripartire. Il tecnico, che ha vinto ed ha lasciato un ottimo ricordo in tante piazze, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni per parlare di alcuni temi inerenti la Serie B. Di seguito l’intervista completa.

Nel suo Catania che vinse la B in rosa c’erano tanti calciatori che ora allenano: Sottil, De Zerbi, Caserta e Paolo Bianco che ha esordito con tre vittorie su tre in Serie B mostrando idee chiare e principi solidi. Parliamo di un predestinato o è presto per dirlo?

“Credo che nel caso di Bianco il buongiorno si veda dal mattino. L’impatto è stato ottimo e non dimentichiamo che Bianco ha fatto esperienze importanti, ha allenato il Siracusa in C e poi ha fatto parte dello staff di De Zerbi ed Allegri. Sta avendo la bravura di sviluppare la sua personalità e non sta facendo un copia e in colla di ciò che visto e studiato. Ovviamente l’organizzazione di gioco può essere simile ma poi tatticamente e tecnicamente si cambia squadra per squadra. Lui ha avuto la grande intelligenza di prendere il meglio da tutte le esperienze avute”.

Capitolo Spezia: partenza pessima con una squadra molto forte. Coma la vede?

“L’organico è buono perché anche se son partiti alcuni calciatori che non volevano fare la B la rosa resta buona. L’impatto con un campionato diverso e la delusione della retrocessione può comunque pesare sull’aspetto psicologico. Bisogna immedesimarsi nella categoria, assimilare la retrocessione e rialzare la testa. Dopo gli ultimi anni in A per la città di La Spezia è stata una mazzata per come c’è stato l’aggancio del Verona. Serve una vittoria per dare l’entusiasmo a La Spezia perché come organico può ambire per le prime posizioni.

In Serie B però tutto è relativo: nessuno si aspettava ad esempio la retrocessione di Brescia, Benevento e SPAL. La B è difficile e lo Spezia, come tante che sulla carta competono per le prime posizioni, deve far parlare il campo. Parma, Palermo, Venezia stesso sono società che hanno struttura importante per competere per le prime posizioni. Il mercato del Palermo è stato sontuoso perché non è facile prendere tutti calciatori che in B hanno vinto ed hanno esperienza come Lucioni, Insigne e Mancuso che sono importanti per la categoria”.

Caserta ha dato un impronta al Cosenza differente da quella vista per anni ai Lupi: dopo la parentesi di Benevento può essere questo il rilancio di un tecnico che, nella sua giovane carriera, ha già vinto due campionati di C?

“Dal punto di vista del gioco già si vede tanto: contro il Modena proprio di Bianco, ad esempio, i calabresi hanno giocato davvero bene dove si poteva fare qualche gol in più nella prima parte di gare. Poi i Canarini son venuti fuori approfittando di qualche calo. L’idea di gioco sicuramente già si vede e quest’anno il Cosenza secondo me non soffrirà come negli altri anni: l’organico è superiore ma anche l’abilità di Caserta conterà molto con la sua idea propositiva”.

Lei ha allenato Quagliarella in A all’Udinese: non ha annunciato il ritiro dunque le chiedo. Secondo lei potrebbe essere utile?

“Conosco bene Quagliarella e lo prenderei subito. Se non ha deciso ancora di smettere significa che sente di avere ancora tanto da dare. Se c’è un progetto serio, e lo accetterà, è perché sa che può dare una mano. Se ha giocato così bene fino alla sua età un motivo c’è. Uno che gioca in Serie A fino a quell’età significa che è un professionista incredibile, sempre concentrato in allenamento e col massimo rispetto per lui e per sé stesso”.