L’MVP di PSB – Lapadula, leader e trascinatore: il Cagliari si aggrappa ancora al proprio bomber
L'attaccante continua a trascinare il Casteddu
Il Cagliari batte 4-1 in rimonta l’Ascoli nell’anticipo andato in scena venerdì all’Unipol Domus proseguendo nella propria decisa risalita in classifica e ottenendo un importantissimo risultato nella serratissima lotta playoff: seconda vittoria consecutiva per i sardi, i quali non cadono da sei partite consecutive e che, nelle dieci gare disputate nel nuovo anno, hanno perso solamente contro il Modena al “Braglia“.
Tre punti, nonostante il risultato finale decisamente rotondo, ben più sofferti di quanto sembrerebbe: dopo un primo tempo decisamente sottotono e chiuso in svantaggio in virtù della bella rete di Forte, i rossoblù hanno letteralmente annichilito il Picchio nella ripresa, il quale ci ha però messo oggettivamente anche del suo tra l’ingenuo fallo da rigore di Botteghin e il suicidio nel finale di Eramo.
Un poker, nel complesso, griffato dalla qualità e dalla classe dei due calciatori di maggiore spessore del Casteddu e, se in condizioni tecnico-tattiche e fisiche adeguate, tra i più determinanti della categoria tutta: Marco Mancosu e Gianluca Lapadula.
Se per il trequartista cagliaritano la perla del 2-1 ha rappresentato un piacevolissimo ritorno sul tabellino dei marcatori e una sorta di rinascita sportiva dopo un’altra annata, nel complesso, fin qui molto travagliata, per il centravanti italo-peruviano (nostro MVP della ventinovesima giornata), invece, la decisiva doppietta ai danni della compagine marchigiana ha confermato lo strepitoso momento di forma del calciatore nonostante un avvio di partita molto complicato.
Al 56′ Leali neutralizza il non impeccabile tentativo dell’ex Benevento dagli undici metri, ma non può nulla sulla ribattuta intrisa di voglia e determinazione dello stesso. Cinque minuti più tardi, l’uno-due da urlo orchestrato proprio con Mancosu mette quest’ultimo nelle condizioni di calciare dal limite e di battere l’estremo difensore bianconero con uno strepitoso arcobaleno all’angolino. All’84’, poi, prima LapaGoal crea i presupposti per il cross di Azzi dalla sinistra con un imperioso colpo di testa sulla trequarti ad allargare il gioco, poi, va a finalizzare l’azione alla perfezione con un altro stacco aereo che batte ancora una volta l’incolpevole Leali e sigilla il successo dei suoi, in extremis messo ulteriormente in cascina dal quarto sigillo della serata, siglato da Zappa.
Per il classe 90′ sono cinque le marcature nelle ultime cinque partite e ben tredici in ventisette partite in campionato che gli valgono il terzo posto nella classifica marcatori cadetta alle spalle di Cheddira, primo con quindici, e Brunori, secondo a quattordici.
Un inizio di stagione complicato, condito anche dal rigore fallito a Ferrara nella sconfitta di misura contro la SPAL e da una sola marcatura nelle prime dieci partite in rossoblù, poi un graduale e inarrestabile crescendo che ha portato il Bambino delle Ande a mettersi sempre più sulle spalle il suo Cagliari, anch’esso partito decisamente con il freno a mano tirato ma ora oggettivamente risollevato dal ritorno in Sardegna di Sir Claudio Ranieri e dai goal del proprio bomber.
Due dati, nello specifico, appaiono eloquenti della tangibile dipendenza degli isolani dal suo numero nove: in primis, con Lapadula in goal, infatti, il Cagliari non ha finora mai perso in campionato. In secondo luogo, l’elevatissima incidenza dell’attaccante sul totale delle reti messe a referto dai sardi: su trentaquattro marcature, infatti, quasi il 45% provengono da Lapadula, autore fin qui – come detto – di tredici reti, cui si aggiungono anche due assist. Per Gianluca, invece, praticamente un goal ogni due partite e un ruolo sempre più da leader, e trascinatore, della truppa rossoblù.
Un profilo tra i più determinanti della categoria che, tra annate più felici e altre non certamente positive sul piano collettivo (retrocessioni a Lecce e Benevento, ndr), non ha quasi mai fatto mancare il proprio apporto in zona goal: dai ventuno a Teramo in coppia con Alfredo Donnarumma ai trenta dell’exploit a Pescara, fino agli otto al Milan, agli undici a Lecce e ai venti nelle due annate a Benevento. Unica esperienza al di sotto delle aspettative il poco redditizio biennio al Genoa, caratterizzato da sette reti in trentasei presenze complessive.
Con il secondo posto oramai andato, le ambizioni di promozione del Cagliari passeranno esclusivamente dagli spareggi playoff: molto, se non tutto, dipenderà, in tal senso, dai goal di Lapadula.