1 Gennaio 2024

Parma, Consapevolezza e Forza del Gruppo: Pecchia prenota la Serie A

Si dice che chi ben comincia, sia a metà dell’opera. 41 punti al termine del girone d’andata non sono pochi per una squadra che aspira a conquistare la promozione diretta in Serie A; un bottino notevole se paragonato ai 39 punti del Frosinone nella stagione precedente, un presagio ben augurante se consideriamo che nell’era dei […]

Esultanza Parma Calcio

Esultanza Parma Calcio

Si dice che chi ben comincia, sia a metà dell’opera. 41 punti al termine del girone d’andata non sono pochi per una squadra che aspira a conquistare la promozione diretta in Serie A; un bottino notevole se paragonato ai 39 punti del Frosinone nella stagione precedente, un presagio ben augurante se consideriamo che nell’era dei 3 punti le otto squadre che hanno condiviso lo stesso percorso del Parma, sono riuscite poi a completare l’impresa. L’unica a fallire il traguardo è stato il Mantova (2005-2006).

12 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte, entrambe rimediate fuori casa contro Lecco e Venezia. Il Tardini è tornato ad essere un fortino, il dodicesimo uomo ai quali i giocatori si affidano nei momenti di difficoltà, trovando la forza di gettare il cuore oltre l’ostacolo: vedere le sfide contro Modena e Palermo per credere.

L’impianto casalingo è uno dei valori aggiunti di questo Parma 2.0, insieme ad un gruppo che all’indomani della delusione play-off dello scorso anno contro il Cagliari, si è riscoperto più solido e compatto. È vero sono andati via due leader sacri come Vazquez e Buffon, ma lo spogliatoio crociato ha trovato in Man e Bernabè le sue due nuove stelle comete. Forza di spirito e sacrificio: sull’aspetto tecnico si può migliorare, ciò che conta è l’atteggiamento. Parola di Fabio Pecchia.

Tutti per uno, uno per Tutti

I migliori risultati si ottengono quando ogni componente del gruppo fa ciò che è meglio per sè e per il gruppo. La vera forza del Parma di Fabio Pecchia è il collettivo: se nelle ultime due partite contro Ternana e Brescia Man e Bernabè hanno brillato di luce propria, nelle restanti 17 a far la differenza è stata la solidità di ogni singolo reparto. Le parate decisive di Chichizola, il sangue freddo di capitan Del Prato, la sapiente regia del duo Hernani-Estevez, la poliedricità degli interpreti offensivi, l’imprevedibilità della panchina.

Dopo la retrocessione e le due stagioni difficili in cadetteria, Parma è nuovamente un’isola felice. Nello spogliatoio crociato si respira un’aria serena, tranquilla e tutto ciò che riguarda il terreno verde di gioco non può non essere una conseguenza di questo idillio. Da qualche mese è stato reintegrato in rosa anche Wylan Cyprien, non è un qualcosa che accade spesso in un gruppo, difficilmente un allenatore rimette in discussione le proprie decisioni. Sull’Isola che non c’è l’impossibile a volte diventa possibile, dalle parti del Mutti Training Center di Collecchio avviene più o meno la stessa cosa.

Yes Man

L’unica differenza è la nazionalità, uno è spagnolo, l’altro è rumeno ma in campo parlano la stessa lingua. Una prima parte di stagione da vera schiacciasassi, poi una leggera flessione prima delle festività natalizie ed è in quel momento che il Parma si è affidata ai suoi uomini migliori. O meglio, il talento degli uomini migliori ha aiutato la squadra ad uscire dal tunnel.

Emmanuele Ciancaglini/Getty Images – Via One Football

Bernabè e Man come Ulisse e Diomede, la mente e il braccio del Parma: entrambi hanno già superato lo score della stagione precedente, sia in termini di goal, sia in termini di assist. Le qualità dell’ex Barcellona e Manchester City erano ben note, sorprende maggiormente l’evoluzione mentale del calciatore slavo che ha finalmente trovato quella continuità di rendimento che potrebbe rappresentare il trampolino di lancio verso una carriera di livello.

Consapevolezza

Il successo di Brescia è un po’ la fotografia dell’esaltante girone d’andata. Lo scorso anno uno dei commenti più gettonati tra i tifosi era la troppo dipendenza dalle giocate di Franco Vazquez. L’addio dell’ex Palermo ha invece responsabilizzato lo spogliatoio, il Parma oggi non solo gioca bene ma è una squadra equilibrata.

Sa colpire a freddo, è in grado di rimontare da una situazione di svantaggio, riesce a capire quali sono i momenti in cui c’è da soffrire e quelli in cui bisogna aggredire l’avversario. Pecchia ha a disposizione una rosa consapevole dei propri mezzi, consapevole del fatto che la Serie A non è poi così lontana, ma è un sogno che presto potrebbe diventare realtà.