Da 0 a 10 – Finalmente Pafundi, Aquilani come Vasseur, Modena può sognare: il PAGELLONE della 7ª giornata
I nostri voti
Gabriele Siri / IPA Sport / IPA
Si è conclusa la settima giornata, dopo la quale la Serie B si prenderà un attimo di pausa con la sosta per le Nazionali. Turno con una quantità incredibile di spunti, da noi analizzati e giudicati attraverso il solito pagellone.
10 – Modena capolista
Sette giornate sono poche per trarre conclusioni, ma sono abbastanza per far sognare una città intera. Riscatto clamoroso di Andrea Sottil, che all’insegna della solidità, dell’unità di intenti e dell’utilizzo scientifico di ogni elemento del gruppo è a oggi l’unico imbattuto insieme a Pippo Inzaghi. Vetta in solitaria strameritata.
9 – Strapotere Venezia
Dopo l’ottimo 0-0 strappato a Palermo, arriva un successo di una facilità incredibile contro la squadra che occupava il primo posto in classifica. Frosinone spazzato via dal campo subito: la forza del centrocampo e la varietà di scelte sembrano davvero tipiche di una corazzata.
8 – Finalmente Pafundi
Il primo gol da professionista in Italia del classe 2006. Semplice nell’esecuzione del tiro a porta vuota, maestoso per la progressione palla al piede che l’ha generato. Terza titolarità consecutiva per questo ragazzo che si sta trascinando la Sampdoria sulle spalle. Speriamo sia davvero iniziata la sua era.
7 – Motta eroe del Derby
Il successo della Reggiana ai danni del Cesena all’Orogel Stadium ha tanti ottimi protagonisti, ma il giovane portiere merita una menzione. Tantissime parate salva risultato, una solidità e una continuità importante. Alla prima annata da titolare sin qui un solo errore e tante prove maiuscole.
6 – Il Monza non convince, ma c’è
Va sotto, poi riemerge con carattere e qualità individuali. Ma di brillantezza, per ora, non c’è traccia. Il Monza ha 11 punti, non sono pochi. Se la giocherà probabilmente fino alla fine, ma Bianco dopo aver salvato la panchina dovrà riuscire a far cambiare marcia alla squadra.
5 – La rosa corta del Cesena
Non un voto più basso perché, a differenza di quanto accaduto nell’infrasettimanale, la prestazione c’è stata. Non è un caso però che con le prime variazioni all’undici tipo siano giunte due sconfitte in quattro giorni. Il gap tra titolari e riserve è abbastanza netto e interventi a gennaio potrebbero essere cruciali.
4 – Aquilani parla più di quanto incide
Lungi da noi voler esagerare nei toni, ma la conferenza stampa del mister ricorda molto quelle di Fred Vasseur in Ferrari. Distribuzione delle colpe alla squadra e cause citate tra le più disparate per motivare i risultati negativi. La verità è che il Catanzaro è reduce da due playoff di fila, qualcosa ha cambiato ma ha dei valori. Se in 7 gare sono arrivate 0 vittorie, un mea culpa è necessario.
3 – Difesa del Frosinone in vacanza in Laguna
Inizio di stagione eccezionale, che la prima sconfitta non può cancellare. La sensazione, però, è che si sia arrivati al Penzo di Venezia con un senso quasi di sazietà che ha portato a una serie di errori di concentrazione e applicazione che hanno compromesso istantaneamente la partita.
2 – I primi 45′ dell’Empoli
Si è vinto grazie i cambi e Guido Pagliuca adesso potrà lavorare per cambiare le cose, ma non si può dimenticare quanto accaduto nel primo tempo col Südtirol. Con l’uomo in più dal 5′, i toscani sono stati messi sotto dai biancorossi senza riuscire a creare alcunché e andando in svantaggio. In troppi sembrano totalmente fuori condizione, anche sul piano attitudinale.
1 – Spezia ultimo in classifica
Solo 4 mesi fa i liguri si stavano giocando la Serie A, sfumata per i dettagli in un Picco traboccante d’amore esattamente come ora. Allo stato attuale, però, la mancata promozione non è stata smaltita e nessuna delle scelte estive sta pagando. Il club ha, giustamente, confermato la fiducia a D’Angelo ma servirà una svolta.
0 – Perri e Gualtieri, cosa avete visto?
Cose che col VAR non riusciamo davvero a capire. Birindelli colpisce Cisse a gioco fermo, l’arbitro non comprende minimamente la dinamica e ammonisce entrambi. Grazie all’ausilio della tecnologia, è piuttosto elementare cambiare decisione espellendo il calciatore del Monza e annullano il giallo a quello del Catanzaro. Perri al monitor non verrà mai richiamato. Cosa avrà visto Gualtieri?