20 Marzo 2024

Garbato, ma non troppo – Fiducia in Gorini più forte dei risultati: il metodo Cittadella è un’eccellenza del calcio italiano

Mosca bianca quella granata

10 gare senza vittorie consecutive, 8 sconfitte e 2 pareggi, eppure Edoardo Gorini è ancora l’allenatore del Cittadella. Non esistono molte altre società in Italia in cui una situazione del genere sarebbe stata possibile. In un calcio in cui il risultatismo è stato svuotato di qualsiasi sacrosanta accezione di ampio respiro e si è trasformato in una miope lettura delle classifica, i granata rappresentano una mosca bianca capace di sorprendere e catturare l’attenzione del movimento intero.

Il dg Stefano Marchetti ai nostri microfoni alla Fiera del Calcio a mia esplicita domanda sulla peculiarità della scelta ha dato una risposta di rara sensatezza. In terra veneta i calciatori non hanno alibi: società, dirigenza e staff tecnico costituiscono un unico blocco compatto destinato a non vacillare sulla base di semplici periodi di forma. Proprio quando le cose si fanno difficili, emerge la differenza radicale di un gruppo di lavoro fondato su principi chiari. L’allenatore è una figura in cui tutti ripongono estrema fiducia e può saltare solo se perde le redini dello spogliatoio. Chi investe in un percorso non smette di crederci solo perché qualche partita viene persa, non si fa trasportare da singoli episodi.

Il diktat, come raccontato dal direttore, arriva da lontano. Il presidentissimo Angelo Gabrielli, padre di Andrea, ha trasmesso questo modo di pensare il calcio a tutti coloro che ha conosciuto lungo il percorso e negli anni questo è stato assimilato ed è diventato sana abitudine. Ciò che dall’esterno appare eccezione hipster, all’interno è vissuto con placida regolarità. Complesso, adesso, determinare in che modo impatteranno le decisioni sul finale di stagione: l’unica certezza è che i playoff sono più vicini dei playout e che 2 punti in 2 partite mostrano una reazione. La verità sul campo giungerà nel rush finale a seguito della sosta, ma la verità in cui crede chi lavora per il Cittadella è ben più profonda.