16 Dicembre 2025

Il pensiero del Direttore – Dalla “straconvinzione” all’esonero in 4 giorni: a Mantova regna la confusione

L'editoriale

Agostino Gemito / IPA Sport / IPA

Il Mantova ha esonerato Davide Possanzini dopo due anni e mezzo di imprese. Dapprima la promozione magica, poi la salvezza storica e infine questo scorcio di campionato con un esonero che, punti alla mano, ci potrebbe anche stare. Che a Mantova ci sia della confusione, però, è innegabile. Pochi giorni fa il Presidente Piccoli si esponeva in un modo incredibile, probabilmente anche evitabile, a difesa di Possanzini. A distanza di pochi giorni, coi fatti di mezzo, le dichiarazioni 8che troverete a fine articolo) fanno quantomeno riflettere.

Piccoli pensava davvero quelle parole o le ha proferite per provare a dare una scossa? Possanzini era in bilico a prescindere dal risultato per cambiare tutto in vista di gennaio per un mercato in connubio tra DS ed allenatore? Si è rotto qualcosa nel mentre o, appunto, la confusione ha regnato sovrana portando a questo. Ciò che sembra certo è che il destino prossimo del Mantova sia nelle mani di Rinaudo che tra mercato e scelta dell’allenatore (che a questo punto pensiamo sia un input del Direttore avallato da Presidente e dirigenza) è chiamato alla salvezza del Mantova, una squadra non irresistibile ma che aveva in Possanzini il catalizzatore e il centro di tutto.

Di seguito le parole di Piccoli dell’11 dicembre.

«Io non sono qui a difendere Possanzini ma a difendere il Mantova. Il fatto è che noi siamo straconvinti che il mister sia l’unica persona in grado di salvarci. Vi dirò di più: la pensava così Botturi e la pensa allo stesso modo Rinaudo, nonostante si tratti di ds con modi di lavorare molto diversi».

«La mia intenzione è di arrivare alla fine della stagione con Possanzini in panchina e aggiungo anche un paio di cose: la squadra per lui si getterebbe letteralmente nel fuoco, questo è stato uno dei motivi per cui anche nei momenti più difficili non è stato esonerato. E invito anche chi lo contesta a ragionare sul fatto che fuori da Mantova il tecnico gode di grandissima considerazione fra gli addetti ai lavori».

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