🔎 Possibile RIVOLUZIONE del sistema arbitrale, è (anche) una questione di meritocrazia! Ma l’AIA si oppone duramente…
Le possibili novità
Catherine Ivill/Getty Images - Via One Football
L’edizione odierna di Repubblica ha dedicato un interessante approfondimento alla paventata rivoluzione del mondo arbitrale che potrebbe portare gli arbitri della CAN a staccarsi dall’AIA e a confluire in un nuovo organismo, finanziato direttamente da Lega Serie A, Lega B e FIGC, andando così a emulare il modello già vigente in Premier League.
L’obiettivo è andare incontro alle sempre più frequenti richieste di maggiori compensi da parte dei diretti interessati e alla necessità di dare una dimensione più professionale e professionistica a una categoria le cui responsabilità, nel corso degli ultimi anni, appaiono essere sensibilmente aumentate. Ma non solo.
Il quotidiano evidenzia al contempo pure come il sistema attuale, affidato esclusivamente all’AIA, premierebbe soltanto sulla carta il merito: in realtà, però, risentirebbe spesso e volentieri dei rapporti di forza interni e delle pressioni delle sezioni locali. Il rischio è quindi quello che, alla fine, possano spesso emergere i profili più rappresentativi, a discapito di quelli più capaci.
La nuova proposta prevederebbe un direttivo a tre composto da FIGC, Lega Serie A e Lega B con il compito di nominare il designatore e il suo staff. Intorno agli arbitri si costruirebbe poi un vero e proprio team di supporto costituito da preparatori, medici, psicologi e match analyst. Dal canto suo, l’AIA, già privata del voto in Assemblea Federale, si oppone inevitabilmente con forza al potenziale scossone.