4 Maggio 2020

Entella, Superbi: “4 maggio data storica per il nostro club. Vi racconto la nostra cavalcata”

SUPERBI ENTELLA – Matteo Superbi, direttore sportivo dell’Entella, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “Tuttoentella.it”: “4 maggio? Potremmo leggerla come la data dell’Entella, quasi una ricorrenza. Vincere due campionato lo stesso giorno, a distanza di cinque anni è qualcosa di unico. Vedendo i video sui social che ripercorrono quelle annate, vengono i brividi ancora adesso […]

SUPERBI ENTELLA – Matteo Superbi, direttore sportivo dell’Entella, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “Tuttoentella.it”: “4 maggio? Potremmo leggerla come la data dell’Entella, quasi una ricorrenza. Vincere due campionato lo stesso giorno, a distanza di cinque anni è qualcosa di unico. Vedendo i video sui social che ripercorrono quelle annate, vengono i brividi ancora adesso perchè il primo successo è un grande risultato, costruito e, anche in quel caso, sofferto. Il campionato sembrava già vinto e noi lo abbiamo riacciuffato all’ultima partita a Cremona dove siamo anche andati sotto. L’anno scorso possiamo dire che è stata un’impresa da film perché abbiamo iniziato il campionato in ritardo rispetto agli altri e fare quello che ha fatto la squadra, vincerlo filo di lana all’ultimo minuto dopo essere stata sorpassata a tre giornate dalla fine, penso sia stato qualcosa di fantastico. Per noi entelliani un giorno importante. E’ stata una bella cavalcata fatta in questi anni. Logicamente tutto questo si è potuto concretizzare, al di là del lavoro di tutte le persone che hanno dato il proprio contribuito, grazie al presidente. Chiavari è fortunata ad avere un imprenditore che, con tutta la sua famiglia, ha voluto portare in alto la squadra della propria città. Quello che è stato fatto non sarebbe stato possibile se non avessimo avuto alle spalle un imprenditore del calibro di Gozzi. Oltre ad aver trasferito nel calcio il modo di fare di un’azienda, ha potuto mettere mezzi indispensabili per una società per fare il proprio lavoro. Poi è stato importante il lavoro di tutti, dal settore giovanile alla prima squadra. Quello che mi piace è le persone lavorano da tanti anni insieme. Da me, Matteazzi, Monatali, Rosso, Volpe, Castorina. Persone che sono stati prima giocatori e poi tecnici del settore giovanile. C’è sempre stato un grande legame. Quando riesci ad ottenere i risultati è ancora più bello dove la gestione è familiare. Diciamo che quel campionato abbiamo meritato di vincerlo. Abbiamo giocato con handicap nettamente superiori agli altri, siamo dovuti andare fino in fondo e la botta di adrenalina è stata superiore al primo successo. Contro la Carrarese sembrava che il pallone non volesse entrare e quel gol all’ultimo minuto poteva farlo solo un giocatore del livello di Mancosu. Sono quei palloni che scottano nei piedi di un attaccante esperto, lui ha avuto la freddezza nel scartare il portiere e segnare. Vincere un campionato all’ultimo minuto dell’ultima gara, dopo le ingiustizie che tutto il mondo del calcio riconosciuto, è come aver vissuto la storia di un film. Diciamo che se ci fosse un regista americano che conoscesse nei dettagli quanto successo l’anno scorso, e come è finita, penso che avrebbe potuto scrivere un bellissimo film. Alla fine, ripeto, c’è stata quella botta di adrenalina clamorosa che ci ha ripagato di tutte le amarezze e i soprusi subiti durante l’estate”.