31 Marzo 2021

La B che verrà – Il Padova scappa, Sudtirol e Perugia inseguono. La situazione nel girone B di Serie C

SITUAZIONE SERIE C GIRONE B – Cinque gare al termine ed una battaglia che dura dalla primissima giornata: nel girone B sono state diverse le squadre ad avvicendarsi in vetta alla classifica ma da qualche settimana questo andamento pare essersi stabilizzato. A guidare il girone B di Serie C c’è il Padova che ha ricostruito […]

SITUAZIONE SERIE C GIRONE B – Cinque gare al termine ed una battaglia che dura dalla primissima giornata: nel girone B sono state diverse le squadre ad avvicendarsi in vetta alla classifica ma da qualche settimana questo andamento pare essersi stabilizzato. A guidare il girone B di Serie C c’è il Padova che ha ricostruito dopo la retrocessione di due anni fa ed in questa stagione ha iniziato il campionato con l’obiettivo di vincerlo.

La squadra di Mandorlini sta sfruttando un andamento regolare e nelle ultime 20 partite ha perso solamente due volte: squadra forte e con diversi elementi di spicco, i veneti sono a +5 dal Sudtirol, solita certezza da diversi anni che ha dato filo da torcere ai biancoscudati. Da registrare tra le fila del Padova i 9 gol sia di Della Latta che di Ronaldo, entrambi centrocampisti.

A -5, appunto, il Sudtirol allenato da Stefano Vecchi: avversario spinoso ed organizzato, gli altoatesini potrebbero essere una seria candidata alla promozione attraverso i playoff se la rincorsa alla vetta non dovesse concretizzarsi. A -6 dalla vetta c’è il Perugia, retrocessa a sorpresa lo scorso anno e che ha pagato un periodo nerissimo ad inizio campionato; striscia che, de facto, ha allontanato gli umbri dal Padova nella misura attualmente in essere. Guidati da Caserta, che il campionato di Serie C lo ha vinto due stagioni fa con la Juve Stabia nel girone C, anche il Grifo è una squadra quotatissima in ottica playoff.

Il Padova non avrà più scontri dirette che la seconda e la terza della classe e, nelle ultime cinque, gli uomini di Mandorlini sono chiamato ad un’opera di gestione di un tesoretto sì importante ma non clamorosamente ampio. Retrocessione, adattamento e poi promozione: questo l’obiettivo che la dirigenza veneta si era posto e che tra qualche settimana potrebbe concretizzarsi.