14 Dicembre 2020

Mancuso, un poker da Serie A

MANCUSO POKER SERIE A – Quante cose si possono fare in un quarto d’ora? Un poker di gol, ad esempio. Ciò che è andato di scena sabato al Comunale di Chiavari ha dell’incredibile. Durante la sfida tra Virtus Entella-Empoli, uno scatenato Leonardo Mancuso si è reso protagonista di un poker realizzato in appena 14’32”. Mancuso, […]

MANCUSO POKER SERIE A – Quante cose si possono fare in un quarto d’ora? Un poker di gol, ad esempio. Ciò che è andato di scena sabato al Comunale di Chiavari ha dell’incredibile. Durante la sfida tra Virtus Entella-Empoli, uno scatenato Leonardo Mancuso si è reso protagonista di un poker realizzato in appena 14’32”. Mancuso, però, non è nuovo a situazioni del genere. Altro poker aveva messo a segno – come riporta La Gazzetta dello Sport – nella sua esperienza a Bolzano, contro il Sudtirol. Si parla, però, di altra categoria (Serie C) e di ben altro minutaggio, allora furono ben 80′ i minuti tra il primo ed il quarto gol. Mancuso, allora, ha deciso di migliorarsi ancora, e di andare a scomodare perfino Robert Lewandowski, che in Champions League contro la Stella Rossa si era prodigato in un’impresa simile. Riavvolgendo un po’ il nastro della sua vita si scopre come questo ragazzo, nonostante abbia dimostrato di avere un buon fiuto per il gol, palcoscenici come quello della Champions League o della Serie A, li abbia solo potuti vedere in televisione. Il suo, nonostante il cartellino fu prima in possesso del Milan e poi della Juventus, è stato un continuo vagare tra le categorie inferiori. La sua prima esperienza in Serie B, a 25 anni, è stata con la maglia del Cittadella. Esperienza, però, che si chiuse nel peggior modo possibile per un centravanti: 0 gol messi a segno. Ecco allora la ripartenza dalle categorie minori, Catanzaro prima e San Benedetto poi, dove finalmente riesce ad esplodere e a tornare in Serie B, con la maglia dell’Empoli. Questa è la sua seconda stagione in Toscana e, il tabellino dei marcatori, lo vede già a quota 7 gol segnati, la prima stagione si era chiusa con 13 gol. Chissà allora che non sia questa, a 28 anni, la stagione buona per provare l’ebrezza della Serie A.