30 Dicembre 2018

Le pagelle di Ascoli-Crotone: promossi e bocciati

Partita vietata ai deboli di cuore con finale a sorpresa. Fatali gli ultimi minuti per il Crotone che passa da una possibile vittoria ad un’amarissima sconfitta. Protagoniste in negative le due difese, tra “orrori”  e “svarioni” in serie. Buono l’esordio di Bacci, disastroso il portiere calabrese Festa. Commovente Addae, bene Beretta che finalmente trova il […]

Partita vietata ai deboli di cuore con finale a sorpresa. Fatali gli ultimi minuti per il Crotone che passa da una possibile vittoria ad un’amarissima sconfitta. Protagoniste in negative le due difese, tra “orrori”  e “svarioni” in serie. Buono l’esordio di Bacci, disastroso il portiere calabrese Festa. Commovente Addae, bene Beretta che finalmente trova il primo gol in bianconero. Decisivi Ganz e Brosco (in fase offensiva, male in fase difensiva), irriconoscibile Troiano. Simy segna e prova a trascinare i suoi, incomprensibili i cambi di Stroppa. Grave l’errore dell’arbitro Massimi in occasione del gol decisivo di Ganz

ASCOLI

Bacci. Il suo battesimo in serie B non poteva iniziare in maniera più traumatizzante, 2 gol subiti in 16 minuti, senza alcuna responsabilità. E’ bravissimo due minuti dopo ad evitare con un miracolo il 3-0 di Nalini che avrebbe “ucciso” la partita. Un’uscita fuori tempo alla mezzora mette i brividi ma è l’unica sbavatura della sua partita. Attento e sicuro in un paio di uscite difficili, ma sempre tempestive, nella ripresa. voto 6,5

Laverone. Si era già visto a Palermo che è in un periodo di scarsissima forma, lo conferma contro il Crotone con un primo tempo imbarazzante. Perde Firenze in occasione del raddoppio ospite, non spinge praticamente mai. Solo un po’ meglio nella ripresa. voto 5

De Santis. Schierato a sinistra al posto di D’Elia fatica non poco a contenere le incursioni di Valietti e va in difficoltà, commettendo un paio di errori imbarazzanti. Resta negli spogliatoi dopo l’intervallo voto 4,5 (dal 46° Frattesi. Non sta attraversando un gran momento di forma e lo dimostra anche nel secondo tempo quando non brilla, pur correndo e dandosi molto da fare. voto 6)

Brosco. Primo tempo da incubo, ripresa da grande protagonista (ma come attaccante aggiunto). C’è anche il suo tra la serie incredibile di errori della retroguardia bianconera che favoriscono l’1-0 di Simy, “imbambolato” in occasione del raddoppio. Però è il suo gol al 46° a ridare vita all’Ascoli e, senza l’incauto intervento di Beretta, firmerebbe addirittura una clamorosa doppietta. Anche nella ripresa soffre maledettamente in fase difensiva ma torna protagonista nel finale nel gol decisivo di Ganz. voto 6

Padella. Schierato al posto di Valentini disputa una delle peggiori partite da quando è in bianconero. Un suo errore dà il via all’azione del vantaggio ospite, immobile come Brosco in occasione del raddoppio. Dopo un primo tempo disastroso nella ripresa non commette errori così evidenti ma tante incomprensibili imprecisioni. voto 4,5

Cavion. Primo tempo da dimenticare, non incide e non si vede quasi mai. Meglio nella ripresa sulla fascia sinistra al posto di De Santis, almeno sul piano dinamico. Rischia grosso a metà ripresa su Vasainen ma Massimi non vede e si salva. voto 6

Troiano. I segnali di una scarsa forma si erano già visti a Palermo ma con il Crotone disputa 45 minuti da dimenticare. Grave l’errore in occasione del gol di Simy, inesistente sia in fase di copertura che in fase di impostazione. Inevitabile la sostituzione dopo 45 minuti. voto 4 (dal 46° Casarini. La disastrosa prestazione di Troiano nei primi 45 minuti gli regala un’occasione dopo tanto tempo e lui la sfrutta al meglio, almeno dal punto di vista dell’intensità. Nei primi 20 minuti della ripresa sembra “tarantolato”, corre e pressa tutti gli avversari. Non sempre preciso, ha comunque il merito di dare la scossa ai suoi e di dare una mano in mezzo al campo ad Addae. voto 6,5)

Addae. E’ quasi commovente nel primo tempo quando, con la squadra allo sbando e praticamente lasciato solo a centrocampo, lotta come un leone e prova in ogni modo a scuotere i suoi. Sfiora un grandissimo gol con una conclusione dai 30 metri respinta dalla traversa, insieme a Brosco è l’anima della rimonta nella ripresa. Quando sfiora prima il pareggio, poi il gol del 3-2. Un vero leader. voto 7,5

Ninkovic. Non è brillante, probabilmente ha bisogno di rifiatare e ricaricare le pile. Però nel primo tempo è tra i pochi che prova almeno a fare qualcosa e anche nella ripresa prova ad incidere, anche se non trova praticamente mai la giocata efficace. voto 6

Rosseti. Prova ancora negativa per l’attaccante bianconero che ancora una volta fa rimpiangere Ardemagni. Perde la sfida fisica con i difensori calabresi, non aiuta e non incide. Probabilmente poteva essere sostituito prima. voto 5 (dal 75° Ganz. Radio mercato lo vuole via da Ascoli e nessuno avrebbe immaginato non solo di rivederlo ancora in campo al Del Duca ma, addirittura, di doverlo acclamare come uomo partita. Entra in campo con una carica incredibile, al di là dell’errore difensivo degli ospiti c’è anche il suo zampino nel gol del 2-2. Freddo e implacabile al 95°, regala un’insperata vittoria ai bianconeri, prima di farsi espellere per doppia ammonizione: Un regalo d’addio o l’inizio di una nuova avventura in bianconero? voto 7)

Beretta. Nell’inguardabile primo tempo dei bianconeri è con Addae e Ninkovic tra i pochi che si salvano. Festa gli nega il gol con un bell’intervento, poi scheggia la traversa con una conclusione dal limite. Nella ripresa toglie grave la sua ingenuità in occasione del gol annullato. Nel finale, però, si riscatta credendo nell’errore della difesa calabrese e trovando nel momento più opportuno il primo sospirato gol in bianconero. voto 7

Vivarini (allenatore). Fino all’88° avrebbe meritato il più basso dei voti per l’inguardabile prova dei suoi e una sconfitta che avrebbe scatenato non pochi interrogativi. Poi il disastro della difesa calabrese, l’errore arbitrale e la caparbietà dei suoi attaccanti hanno radicalmente cambiato gli scenari. Le sue scelte iniziali (perché Valentini, il migliore della difesa a Palermo, in panchina?) lasciano a dir poco perplessi. Ma questa volta, sarà anche per un caso fortuito, i cambi contribuiscono a ribaltare la partita. voto 6

CROTONE

Festa. Dopo mezzora da spettatore è bravissimo e reattivo sul colpo di testa di Beretta. Poi ad inizio ripresa non è impeccabile sul gol di Brosco e da quel momento sembra sempre meno sicuro. Gravissimo il suo errore in occasione del 2-2, rischia di concedere il bis un paio di minuti dopo ma è un suo difensore a salvarlo. Inevitabile rimpiangere Cordaz. voto 4

Valietti. Primo tempo da autentico dominatore della fascia destra dove fa il bello ed il cattivo tempo. Suo l’assist per il gol di Firenze, suoi un altro paio di cross micidiali, suo l’assist sprecato malamente da Barberis. Nella ripresa con Cavion spostato sulla fascia diventa più prudente e non si vede quasi mai in avanti. voto 6,5

Cuomo. Dopo un primo tempo quasi da spettatore, con gli attaccanti bianconeri praticamente assenti, nella ripresa la retroguardia calabrese viene messa sotto pressione, soprattutto nei primi 20 minuti. Tutto sommato se la cava bene fino all’88° quando, insieme a Festa, è protagonista del “pasticcio” per il 2-2. Assente ingiustificato in occasione del gol partita. voto 4

Vaisanen. Anche per lui primo tempo di quasi riposo, se la cava bene nella ripresa e ha anche il tempo per un paio di pericolose sortite in area. Complice, anche se meno del portiere e di Cuomo, nel “pasticcio” del 2-2, vittima del fallo non visto dall’arbitro in occasione del 3-2 di Ganz. voto 5,5

Faraoni. Dalla sua parte l’Ascoli non spinge quasi mai, anche nel secondo tempo. A sua volta non è molto propositivo e alla fine disputa una partita senza infamia e senza lode. voto 6

Firenze. Segna il gol del 2-0 ed è protagonista di un primo tempo molto convincente, anche grazie alle difficoltà di Laverone. Si vede meno nella ripresa. voto 6,5

Barberis. Padrone del centrocampo insieme a Rohden nel primo tempo, ha sui piedi la più facile delle occasioni per il 3-0 ma la fallisce clamorosamente. Nella ripresa la spinta e l’ardore dell’Ascoli lo mettono in difficoltà. voto 5,5

Rohden. E’ l’anima del Crotone nell’avvio veemente, guida la squadra per tutto il primo tempo ed è una spina nel fianco della difesa ascolana. Meno efficace nella ripresa ma sicuramente più presente rispetto a Barberis. voto 6,5 (dall’88° Zanellato ng)

Molina. Prestazione anonima e incolore, anche quando nel primo tempo la sua squadra domina. Difficile comprendere perché Stroppa lo tiene in campo per tutta la partita. voto 5

Simy. Segna, lotta, impegna la difesa avversaria anche da solo, in altre parole è autore di una partita da grande protagonista. Nel primo tempo fa il bello e il cattivo tempo, l’unico appunto che gli si può muovere è l’occasione fallita proprio nel finale, quando solo a centro area conclude debolmente. Nella ripresa lotta da solo con la difesa avversaria anche quando sembra non averne più. voto 7

Nalini. Gli manca solo il gol in un grande primo tempo nel quale i difensori bianconeri non lo prendono praticamente mai. E’ bravissimo Bacci a negarglielo al 18°, proprio allo scadere della prima frazione serve un assist d’oro a Simy dopo una bella azione personale. Nella ripresa si vede di meno, anche perché è l’Ascoli a fare la partita. Ma il suo cambio lascia a dir poco perplessi. voto 6,5 (dal 68° Budimir. Ha caratteristiche differenti da Nalini e Stroppa gli chiede di tener palla e far salire la squadra e in qualche modo lui lo accontenta. Ma non è per nulla incisivo, anche in quelle circostanze quando potrebbe far male alla difesa bianconera. voto 5,5)

Stroppa (allenatore). Grazie anche agli avversari, nel primo tempo la sua squadra sembra trasformata, gioca, segna, domina, anche se ha il difetto di non segnare il terzo gol che chiuderebbe la partita. Già nel finale della prima frazione, però, si intravede quello che è il problema principale dei calabresi, una difesa per certi versi imbarazzante. Che nella ripresa, poi, ne combina di tutti i colori. Anche lui ci mette del suo tenendo in campo un paio di giocatori praticamente fermi e sostituendo il guizzante Nalini che stava facendo impazzire la retroguardia bianconera. Dopo il 2-2 avrebbe dovuto invitare alla prudenza i suoi che, invece, si gettano in avanti scriteriatamente, favorendo l’Ascoli che ringrazia e festeggia. voto 5

Artbitro Massimi. Nel primo tempo la partita scorre via senza intoppi. Poi nella ripresa sale il ritmo e cresce l’intensità e mostra subito qualche problema. Non vede (nella mischia) un intervento dubbio di Cavion su Vaisanen nell’area bianconera, poi al 95° il “pasticcio”. Il fallo su Vaisanen è netto ed evidente, lui forse è troppo lontano e non è neppure aiutato dal giudice di linea che, invece, è vicino e avrebbe dovuto vedere. voto 5