29 Agosto 2020

Monza, Galliani: “Desideriamo la promozione in A. Ibrahimovic? Era un sogno”

GALLIANI MONZA – Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, ha parlato ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport“: “A Monza da comproprietario e vice presidente ho iniziato la carriera nel calcio. Quando Berlusconi mi ha chiamato al Milan sapevo che sarebbe stato l’inizio di una cavalcata trionfale. Non avrei mai potuto tradire il Milan andando […]

GALLIANI MONZA – Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, ha parlato ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport“: “A Monza da comproprietario e vice presidente ho iniziato la carriera nel calcio. Quando Berlusconi mi ha chiamato al Milan sapevo che sarebbe stato l’inizio di una cavalcata trionfale. Non avrei mai potuto tradire il Milan andando altrove, semplicemente sono tornato a casa. L’amichevole del 5 settembre contro i rossoneri? Un’emozione grandissima, racchiude la storia di una vita. È un incontro che ho desiderato molto. Il nostro primo slogan biancorosso era “sarà romantico”, questa sfida certamente lo sarà. Mi rattristano un paio di cose: lo stadio senza pubblico è un colpo al cuore. La seconda? Speriamo che da avversari non ci capiti lo spogliatoio dell’Inter.

La coppia Galliani-Berlusconi in tribuna? Sicuramente. Silvio è diventato tifoso del Monza quanto me. Ogni giorno mi chiama per sapere se ci sono novità. A dire il vero pensavo l’ultima volta volesse sgridarmi, stiamo investendo per costruire una grande squadra, temevo di aver speso tanto. Invece mi chiede: “Adriano, cosa possiamo fare per rafforzarci ancora? Arcore è alle porte di Monza, dalla sua villa si vedono le luci del Brianteo. Ricordo perfettamente l’ultimo Milan-Monza: era il 30 agosto 1987, si giocava per la Coppa Italia e decise la doppietta di un centravanti appena arrivato dall’Olanda, un certo Marco Van Basten. La partita era in realtà Monza-Milan, chiesero il cambio campo per motivi di incasso e fu subito accettato.

La mia ultima partita a San Siro? Milan-Torino a febbraio scorso, l’ultima prima della sosta. Se gli impegni me lo permettono, corro a vedere il Milan. Ovviamente priorità e concentrazione massima sul Monza. Ho passato agosto al telefono per la campagna acquisti, con una passione infinita per la squadra che tifavo fin da bambino. Il sogno è la prima storica promozione in A, non ci nascondiamo. La mia esperienza al Milan e nelle maggiori istituzioni del calcio è utile al Monza: ho conosciuto dirigenti e procuratori di tutta Europa. Carlos Augusto è un colpo, terzino sinistro che arriva dal Corinthians, dove era titolare. Un brasiliano fortissimo, Nazionale Under 20. Lui è l’ottavo colpo, seguirà il nono, magari anche il decimo. Sono stati acquistati Maric, capocannoniere del campionato croato e Gytkjaer, capocannoniere nell’ultima stagione in Polonia. Avevano tante altre offerta ma siamo stati felici abbiano scelto noi per la nostra credibilità. Tutti ci dicono: “Non saremmo mai andati a giocare in B se non per il Monza di Berlusconi e Galliani”. Con le stesse risorse economiche, ma senza la nostra storia non sarebbe stato lo stesso.

Dispiace di dover rinunciare a giocatori che qui hanno fatto bene ma che non possiamo più tenere per ragioni d’età: in rosa non possono essere presenti più di 18 calciatori nati entro il 31 dicembre 1996. Una regola che non condivido ma a cui mi adatto. Ibrahimovic? Abbiamo parlato tante volte, abbiamo un rapporto fantastico. Era un sogno, mi auguro di trovarlo nell’amichevole di sabato, anche per uno spezzone di gara. Lo incontro spesso, appena mi vede sento il suo inconfondibile “ciao capo”. Un ricordo dell’arrivo di Zlatan al Milan? Il giorno prima che atterrò a Milano eravamo in un ristorante sul porto di Barcellona, aveva appena firmato e andammo tutti a festeggiare a cena. Alla cassa la mia carta di credito passò due-tre volte, ma senza funzionare. Pagò Ibra, lo confortai: “Stai sereno, lo stipendio arriverà sempre”. Risate pazzesche. Un augurio per la prossima stagione? Monza in A e il Milan in Champions. A più di settant’anni sono un pazzo di calcio che vive in biancorossonero“.