12 Luglio 2018

Gabriele Gori, storia di un talento destinato a sbocciare

GABRIELE GORI – Qual è l’esatto significato di “seconda pelle”? Potremmo, forse, indicare con tale espressone un secondo rivestimento che copre un corpo, e che viene spesso associato ad un qualcosa che sentiamo come nostro, che ci appartiene. Calza a pennello, in questo caso, il riferimento alla maglia della Fiorentina per Gabriele Gori, giovane attaccante […]

GABRIELE GORI – Qual è l’esatto significato di “seconda pelle”? Potremmo, forse, indicare con tale espressone un secondo rivestimento che copre un corpo, e che viene spesso associato ad un qualcosa che sentiamo come nostro, che ci appartiene. Calza a pennello, in questo caso, il riferimento alla maglia della Fiorentina per Gabriele Gori, giovane attaccante classe ’99 per il quale è arrivato il momento di approdare nel calcio che conta.

PRIMI PASSI

A soli diciannove anni, Gori è uno dei calciatori più osservati e chiacchierati, nel significato positivo del termine, a livello giovanile nel nostro Paese. Nato a Sesto Fiorentino, tira i primi calci nella Sestese prima di approdare, alla tenera età di undici anni, negli Esordienti della Fiorentina, società con la quale si metterà in mostra con il passare delle annate, fino alla chiamata della prima squadra, con la quale, ad oggi, non è però riuscito a debuttare (nonostante sia attualmente in ritiro a Moena agli ordini di Pioli).

EL NUEVE

Visti i tanti rumors su di lui, accostato a varie squadre di Serie B, con il Foggia che pare essere in pole position, è giusto scendere nel dettaglio. Gori è un attaccante centrale, un nueve, rubando l’espressione dal vocabolario spagnolo. Ottimo fiuto del gol, capacità realizzativa che trova nei numeri la sua naturale spiegazione (24 gol in tutte le competizioni nella stagione da poco terminata, nonostante abbia saltato alcune partite, ad esempio per impegni con la Nazionale).

CARATTERISTICHE TECNICHE

Mancino educato, Gori non manca dal fornire assist per i suoi compagni, ed è questa una delle qualità che sicuramente apprezzerà il suo futuro allenatore, qualora dovesse effettivamente andare via in prestito: la capacità di mettersi al servizio della squadra, fungendo sia da rifinitore che da elemento di supporto alla manovra, dato che spesso lo si trova fuori dall’area oppure sull’esterno. Un centravanti in grado di essere un riferimento per i suoi compagni ma allo stesso tempo in grado di spaziare su tutto il fronte offensivo, così da creare diverse situazioni di gioco all’interno della partita.

La prova Primavera è stata ampiamente superata, ma adesso è arrivato il momento di mettersi in mostra tra i professionisti: Gabriele Gori, storia di un talento destinato a sbocciare.