14 Ottobre 2021

ESCLUSIVA PSB – Clausi (Cosenza Channel): “Zaffaroni un gigante di ghiaccio, il Marulla è stato decisivo nelle ultime giornate. Contro il Frosinone come contro il Crotone”

ESCLUSIVE PSB CLAUSI COSENZA – Il Cosenza è sicuramente una delle squadre rivelazioni di questo inizio di campionato in Serie B. Nonostante per loro la stagione sia iniziata in netto ritardo rispetto alle altre squadre, gli uomini di Zaffaroni si sono resi protagonista di un importante avvio, che li vede attualmente all’11’ posto in classifica […]

ESCLUSIVE PSB CLAUSI COSENZA – Il Cosenza è sicuramente una delle squadre rivelazioni di questo inizio di campionato in Serie B. Nonostante per loro la stagione sia iniziata in netto ritardo rispetto alle altre squadre, gli uomini di Zaffaroni si sono resi protagonista di un importante avvio, che li vede attualmente all’11’ posto in classifica con 10 punti.

Per analizzare il momento dei rossoblù, la nostra redazione ha raggiunto in esclusiva Antonio Clausi, firma di punta di LaCNews e Cosenza Channel.

Per quanto possiamo sembrare ripetitivi, è doveroso ricordare, ancora una volta, che il Cosenza ha iniziato la stagione in netto ritardo rispetto alle altre squadre. Nonostante tutto, però, i Lupi si sono resi protagonisti di un buon avvio di stagione. Come giudica fin qui il loro cammino?

Lo giudico sorprendente. Zaffaroni è stato bravo, allenamento dopo allenamento, a costruire quello che noi adesso vediamo. Ha dato alla squadra una solidità di fondo importante. Tale solidità ha portato il Cosenza a saper soffrire e ad essere poi bravo nel colpire chirurgicamente gli avversari.

Zaffaroni, appunto, è sicuramente uno degli artefici di tale rinascita. Ha fin da subito inculcato nei giocatori il suo credo ed ha avuto la bravura di ricevere l’attenzione degli stessi. Cosa ne pensa del suo operato?

Io Zaffaroni l’ho definito il gigante di ghiaccio. E’ una persona dedita esclusivamente al suo lavoro, un uomo di campo. Non ama le luci dei riflettori. Fosse per lui non terrebbe nemmeno le conferenze stampa, ma le fa per rispetto verso la società e gli addetti ai lavori. Nel primo discorso che ha fatto allo spogliatoio è stato molto chiaro, ha chiesto rispetto per lo staff tecnico e rispetto per i compagni. Su queste basi sta costruendo non solo la squadra, ma l’intero campionato. Vuole trovare il giusto equilibrio morale per creare qualcosa di importante.

In ottica societaria invece le è piaciuto il lavoro di Goretti? E’ da poco giunta la notizia che il Cosenza ha già raggiunto il minutaggio necessario per attingere ai soldi della Legge Melandri, su cui il ds puntava molto. Minutaggio che non venne invece raggiunto lo scorso anno.

I passi in avanti, se ci sono stati, si noteranno a fine campionato. Adesso sarei facilmente smentibile. Basandoci su dati statistici, qualora i ritmi restassero questi, il Cosenza ha tutte le possibilità di chiudere meglio la stagione. In fase di calciomercato l’obiettivo di Goretti era chiaramente quello di garantire al club un introito importante.

La squadra, rispetto allo scorso anno, è cambiata radicalmente. Probabilmente i giocatori presi quest’anno sono più funzionali alla causa ma, sotto l’aspetto tecnico, pensa che il livello si sia alzato?

Qualcosa in più c’è quest’anno. Palmiero a centrocampo ha maggiore qualità rispetto a chi c’era lo scorso anno. Probabilmente c’è anche maggior rendimento da parte di quegli uomini chiamati a risolvere le partite. Con questo mi riferisco a Caso e Gori, che stanno facendo veramente bene. Alla squadra della scorsa stagione mancarono tanto i gol degli attaccanti. Quindi penso che adesso ci sia maggiore qualità. Tutto è ancora in itinere però. Il momento adesso è positivo, ma bisognerà saper tenere botta quando e se arriveranno momenti negativi.

Nove punti su dieci, quest’anno, sono arrivati al Marulla. Se pensiamo che lo scorso anno, in tutto, furono 18, capiamo che qualcosa è cambiato. Quanto è importante e decisiva questa tifoseria per una squadra così giovane?

E’ fondamentale, un’arma in più. Sia Caso che Gori, nelle ultime interviste, hanno sottolineato quanto sia importante la spinta del pubblico. Lo stesso Rigione parla del Marulla come di una bolgia. Soprattutto per giocatori non abituati a giocare con una tifoseria del genere, la spinta in più si sente. Nelle ultime giornate lo stadio è stato decisivo, ed in particolar modo penso alla gara vinta contro il Crotone.

Qualora i ritmi e l’intensità restassero questi, pensa che la squadra abbia ampi margini di miglioramento tecnici e tattici?

Assolutamente sì, perché è una squadra molto giovane. Di sicuro ogni giocatore ha l’opportunità di consacrarsi a Cosenza. Su tutti, ragazzi come Caso e Gori che, senza essere ripetitivi, possono utilizzare questa piazza come trampolino di lancio per la Serie A.

All’orizzonte c’è una complicata sfida contro il Frosinone dell’ex Garritano, con cui c’è stato anche un simpatico siparietto nei giorni scorsi. Che tipo di gara si aspetta?

Mi aspetto una gara simile a quella contro il Crotone. Mi aspetto un Frosinone che proverà a fare la partita e un Cosenza concentrato, pronto a sfruttare tutte le occasioni. Entrambe le squadre hanno le armi con cui colpire. Penso che chi riuscirà a vincere più duelli tecnici porterà a casa il bottino.