11 Dicembre 2021

Parma, Iachini: “In campo dobbiamo comandare, ma serve tempo”

PARMA, LA CONFERENZA STAMPA DI IACHINI BEPPE IACHINI PARMA – Beppe Iachini, allenatore del Parma, è intervenuto questa mattina in conferenza stampa. Ecco quanto apprendiamo da parmalive.com: “Dobbiamo migliorare, lo sapevamo, migliorare l’organizzazione offensiva, a ridosso dell’area. In queste prime partite siamo arrivati spesso negli ultimi venti metri, sbagliando spesso il passaggio, senza essere incisivi. […]

PARMA, LA CONFERENZA STAMPA DI IACHINI

BEPPE IACHINI PARMA – Beppe Iachini, allenatore del Parma, è intervenuto questa mattina in conferenza stampa. Ecco quanto apprendiamo da parmalive.com: “Dobbiamo migliorare, lo sapevamo, migliorare l’organizzazione offensiva, a ridosso dell’area. In queste prime partite siamo arrivati spesso negli ultimi venti metri, sbagliando spesso il passaggio, senza essere incisivi. Stiamo trovando una certa compattezza, non si risale la classifica senza il miglior attacco e la miglior difesa. Subiamo sempre meno, questo è già molto, dobbiamo allo stesso tempo crescere nella conoscenza dei vari moduli, per produrre offensivamente e arrivando in area con più uomini. Solo il lavoro quotidiano ci può aiutare, ripetere le situazioni offensive.

È arrivata la neve che un po’ ci ha rallentato ma ci siamo allenati, dobbiamo crescere, lo sapevamo, dobbiamo migliorare in intensità, compattezza, nella tattica individuale, essere corti nel recupero palla immediato, solo con la ripetizione dell’allenamento riusciremo a farli nostri, dovrà essere tutto automatico. Gli atteggiamenti ci consentiranno di essere squadra e di conseguenza arriveranno le vittorie, la squadra deve essere incisiva e comandare la partita, ma occorrono settimane in più di lavoro. Noi dobbiamo accelerare i tempi.

Cosa mi aspetto da Rispoli? Non ho ancora visto molti ragazzi, si sono fatti male nell’ultima partita, in primis Valenti che sembra non recuperare. Siamo dovuti andare a cercare una soluzione, se ci poteva essere qualcuno che potesse darci una mano numericamente per far crescere la squadra. Sono convinto potrà darci una mano. Battezzare un modulo preciso? Certamente, serve un’identità per vincere il campionato, ma serve anche potersi adattare in corsa e sorprendere gli avversari, sono situazioni che servono in caso di imprevedibilità in partita, allenandoci in settimana dobbiamo arrivare ad essere imprevedibili, in qualche ruolo abbiamo situazioni difficili a causa degli infortuni. Vedremo se il mercato ci potrà aiutare portando nuovi mezzi a questa squadra, per ora valutiamo la crescita dei ragazzi a disposizione.

Il Perugia è stato costruito per vincere, con criterio, ha giocatori di esperienza, aggredisce e riparte, dovremo avere l’atteggiamento giusto, dovremo cercare di mettere in campo il giusto atteggiamento. Ha conoscenze che sono frutto di sei mesi di lavoro. La nostra è una situazione simile a quella che ho vissuto alla Sampdoria, però devo dire che ad Ascoli abbiamo avuto occasioni, battuto molti angoli, dobbiamo migliorare ed essere più efficaci, li abbiamo provati per farli meglio. Con il Brescia un calcio d’angolo ci è costato la partita. Dobbiamo essere cinici e determinati per essere una squadra quasi perfetta, in fase di possesso e non possesso e sui piazzati contro e a favore.

Ovviamente con la società ci stiamo guardando intorno, a gennaio è un mercato di riparazione quindi devi valutare cosa puoi fare, personalizzare la rosa e renderla più omogenea e in linea con le mie idee. Ne parliamo con la società, in tempi opportuni valuteremo, al 29 dicembre avremo visto meglio la situazione anche se oggi abbiamo le idee chiare. Vedremo cosa si potrà fare, dipende anche dagli altri. 

Che potessero esserci dei problemi me lo aspettavo, è la mia carriera che parla e poi quando una squadra parte per vincere ed è nella seconda parte della classifica qualcosa non va. Non è la prima volta, ci sono più aspetti in ballo, anche l’aspetto psicologico dopo una retrocessione è fondamentale, naturale ci sia un po’ di sfiducia, serve migliorare la testa e il fisico per diventare più adatti a questa competizione. Per arrivare in cima dobbiamo lavorarci sopra giorno per giorno, i margini di crescita ci sono tutti. La squadra a ridosso dei playout è frutto di problemi che possiamo risolvere, diventare squadra vuol dire dare continuità di vittorie in campionato, per scalare le posizioni in classifica.

Devono migliorare tutti, in molti hanno ampi margini di miglioramento, solo con il lavoro ci si può arrivare. Tutino ha margini ampissimi, deve capire la partita, sapere gli spazi in cui attaccare, fare presenza nell’area avversaria, a volte tutta la squadra è un po’ imprecisa, se trovi una squadra chiusa bisogna sapere cosa fare di preciso nell’area avversaria. Noi creiamo diverse occasioni da goal, ci manca l’ultimo passaggio, l’ultimo movimento dell’uomo che si deve smarcare. Spesso sbagliamo questi aspetti e non concretizziamo nonostante si crei molto. I miei attaccanti hanno sempre segnato molto, le mezzali e gli esterni anche, significa che c’è partecipazione all’azione offensiva, non è un caso, può capitare che una partita si risolva per le occasioni, ma il caso capita una volta. Como e Brescia sono state due partite condizionate da situazioni, noi dobbiamo lavorare sul campo per evitare che le partite si decidano per una traversa o situazioni simili.

Con Rispoli ho vinto alla Sampdoria giocando a quattro, è un giocatore che può darci una mano sia a quattro sia a tre, con lui ho vinto tre campionati giocando con moduli diversi, è un professionista serio che si è presentato in ottima condizione, era libero ed è stata un’opportunità per darci una mano. Domani sarà già pronto per giocare. Il regolamento consente soluzioni diverse tra gli svincolati e i fuori rosa, lui può giocare subito.

Serve sempre migliorare, essere equilibrati nelle coperture preventive, più puliti nel palleggio, troppe transizioni negative per passaggi sbagliati o difese del pallone marginali, troveremo squadre aggressive, serve che la tattica individuale sia perfetta, se gioco e ricevo meglio il pallone creo di più. Lavoriamo sul lavoro individuale e di reparto. Senza ombra di dubbio ci sono i margini per essere una squadra vera, sono sicuro saremo una grande squadra“.