Poche emozioni e tanto equilibrio al “Del Duca”: termina 0-0 tra Ascoli e Cittadella

SERIE B ASCOLI CITTADELLA – Oggi, alle ore 14:00, allo Stadio “Cino e Lillo Del Duca” è andata di scena la sfida tra Ascoli-Cittadella, valida per la 4′ giornata del campionato di Serie B. I bianconeri, forti della vittoria per 2-3 conquistata al “Barbera” contro il Palermo, sono giunti a questa sfida da capolista del campionato. Il Cittadella, reduce dal pareggio casalingo per 1-1 contro il Venezia, è arrivato a questo match da undicesima forza del campionato. La partita, diretta dal sig. Meraviglia F., è terminata 0-0. Di seguito le formazioni e la cronaca del match.

Le formazioni in campo

Ascoli (4-3-3): Leali; Donati, Botteghin, Bellusci, Falasco; Collocolo, Buchel, Caligara; Lungoyi, Gondo, Bidaoui. Allenatore: Cristian Bucchi.

Cittadella (4-3-1-2): Kastrati; Cassandro, Del Fabro, Frare, Donnarumma; Vita, Pavan, Branca; Antonucci; Asencio, Baldini. Allenatore: Edoardo Gorini.

Primo Tempo

La partita inizia subito forte, con le due squadre che, proprio come chiesto dai rispettivi tecnici alla vigilia, fanno dell’intensità la motrice fondante di questo avvio. La prima occasione buona è per il Cittadella, con una punizione dai 25 metri di Asencio che termina di poco a lato. E’ ancora Cittadella al 15’: corner di Baldini, che pesca egregiamente Pavan, il colpo di testa del centrocampista da ottima posizione termina malamente a lato. Risponde l’Ascoli al 18’ con Caligara che, bravo a raccogliere la respinta di Kastrati, si aggiusta il pallone sul sinistro e lascia partire il tiro dalla distanza: la sfera sfiora l’incrocio dei pali. E’ sempre Asencio a rendersi pericoloso: raccolta la spizzata di Branca, da posizione abbastanza defilata, l’attaccante impatta il pallone in spaccata a tu per tu con Leali, ma non riesce ad inquadrare la porta. Al 33’ una bella combinazione tra Asencio e Antonucci consente a quest’ultimo di andare al tiro: la risposta di Leali è immediata. Al 37’ Cassandro raccoglie una respinta avversaria al limite dell’area e, con il sinistro, calcia: la palla termina di poco sopra la traversa. Al 43’, su una palla contesa nella trequarti picena, Gondo si immola con forza e travolge Cassandro: per l’arbitro è cartellino rosso. Richiamato al VAR, Meraviglia consulta il monitor e successivamente cambia opinione, è solo giallo. Il risultato al termine dei primi 45 minuti è fermo sullo 0-0.

Secondo Tempo

Il secondo tempo si apre in maniera drammatica, sportivamente parlando, per il Cittadella: al 49’ Asencio alza troppo la gamba sullo stacco di testa di Bellusci e rimedia il cartellino rosso. Il metro di giudizio di Meraviglia è chiaro: non si fanno sconti. Al 53’ Caligara, già ammonito, si lascia prendere dall’agonia e stende il suo avversario: è secondo giallo. La prima occasione buona della ripresa è ancora a firma degli ospiti, con Baldini che pesca in maniera encomiabile Tounkara: lo stacco dell’attaccante è perfetto, ma Leali devia in angolo. La partita si intensifica sotto l’aspetto agonistico e si allevia sotto quello tecnico. Le due squadre provano ad offendere, ma trovano puntuale il muro avversario. Gli unici attacchi sono affidati ai contropiedi. L’ingresso in campo di Dionisi sposta gli equilibri del match e, lo stesso attaccante, all’80’ da posizione impossibile si diletta in una girata dall’alto contenuto tecnico, ma non riesce ad impensierire seriamente Kastrati. L’Ascoli fiuta il sangue e decide di intensificare i ritmi: Falasco riceve da posizione interessante e carica il tiro, il suo sinistro è forte ma impreciso. Al 92′ sui piedi di Falzerano giunge una golosa palla gol dal limite dell’area, ma il tiro non è abbastanza angolato ed è facile preda di Kastrati. Al 92′, su ripartenza picena, arriva il secondo giallo per Del Fabro, che lascia i suoi in 9. Al triplice fischio dell’arbitro, il tabellone segna: Ascoli 0-0 Cittadella.

Tabellino

ASCOLI-CITTADELLA: 0-0.

MARCATORI: –

AMMONITI: Del Fabro, Donnarumma, Caligara, Pavan, Gondo, Asencio, Caligara, Tounkara, Del Fabro, Eramo.

ESPULSI: Asencio, Caligara, Del Fabro.