30 Novembre 2021

Pisa, D’Angelo in conferenza: “Meritavamo la vittoria, abbiamo giocato bene. Il rigore sbagliato…”

PISA D’ANGELO VITTORIA RIGORE – Luca D’Angelo, allenatore del Pisa, è intervenuto alla fine della partita contro il Perugia. In conferenza stampa, il tecnico si è dimostrato amareggiato per il pareggio ottenuto. Ecco le sue parole, riprese da sestaporta.news: “La partita a mio avviso l’abbiamo giocato nella maniera giusta. Non abbiamo concesso mai nulla fino […]

PISA D’ANGELO VITTORIA RIGORE – Luca D’Angelo, allenatore del Pisa, è intervenuto alla fine della partita contro il Perugia. In conferenza stampa, il tecnico si è dimostrato amareggiato per il pareggio ottenuto.
Ecco le sue parole, riprese da sestaporta.news:

“La partita a mio avviso l’abbiamo giocato nella maniera giusta. Non abbiamo concesso mai nulla fino al secondo tempo, stazionavamo stabilmente negli ultimi 30-35 metri. Facevamo tantissimi cross. Poi c’è stato il rigore contro, ma la squadra si è rimessa sotto e ha avuto tante possibilità di tornare in vantaggio, compreso il rigore non segnato. Ma abbiamo giocato meglio rispetto alla gara con la Spal. Il gol che ha sbagliato Lisi era fuorigioco, sarebbe stato annullato. Nonostante il Perugia sia una squadra forte e ben messa in campo, non specula mai, ma meritavamo di vincere. Non rischiavamo niente. Il rigore? Non c’era. Mi auguro che finisca con la partita di oggi la striscia di arbitri che sbagliano la partita. Tutti esordienti li mandano, forse perché sanno che sono benevolo. Tre rigori su quattro sbagliati? Non c’è una spiegazione secondo me, un caso secondo me perché Lucca li tira anche bene. Dobbiamo pensare che domenica abbiamo giocato una gara di grande intensità e oggi anche. Il Perugia non usciva mai dalla loro metà campo. Oltre al rigore abbiamo avuto due occasioni importanti. Potrebbero bastare i 5 giorni per recuparera le energie perdute, anche oggi ha giocato qualche ragazzo che non ha giocato col Brescia, ma l’importante è che abbiano l’idea di rendersi utili quando sono chiamati in causa”.