12 Dicembre 2022

SPAL, Lupo: “Il Palermo non ha rubato nulla, ma avremmo meritato qualcosa in più. De Rossi e il colloquio con i rosa…”

Le dichiarazioni del dirigente della SPAL

S.P.A.L. s.r.l.

Fabio Lupo, direttore sportivo della SPAL, è intervenuto ai microfoni di “Mediagol” commentando quanto espresso dalla sua squadra e dai rosanero nel match andato in scena al “Mazza”. Di seguito le dichiarazioni del dirigente estense:

“Squadra rivelazione? La classifica lo dice, il Frosinone onestamente, per qualità di gioco, per rendimento, intensità e per i risultati è oggettivamente stata una sorpresa. E’ una squadra che oggettivamente sta facendo qualcosa in più, come spesso accade nelle annate importanti. Direi che le due neopromosse, il Bari (anche se definire di neopromossa per il Bari è veramente difficile…) ed il SüdTirol, stanno facendo molto bene, anche loro sono sorprendenti in termini di risultati e questo è un merito dei rispettivi allenatori che hanno innestato mentalità, aspetto tecnico-tattico. Sono state due risorse e due squadre che veramente hanno sorpreso. Mi continuano a stupire, in negativo i rendimenti di Parma, Cagliari e Genoa, che hanno organici veramente di rilievo e mi viene da pensare che a gennaio se riusciranno a puntellare le loro rose ulteriormente, le vedremo protagoniste nel girone di ritorno per la corsa alla famosa pole position”.

Brunori? Matteo è il classico giocatore che ha trovato consapevolezza nei propri mezzi con la maturità, con qualche anno di ritardo rispetto a quanto tutti ci saremmo aspettato. Non per vantarmi, ma Brunori, quando io ero al coordinamento del settore giovanile della Sampdoria, volevo portarlo in blucerchiato. Lui all’epoca giocava al Foligno, aveva già fatto due presenze in Serie C, ed io avevo già individuato delle caratteristiche davvero importanti in lui. Poi la sua carriera non è stata all’altezza delle sue qualità, adesso lo è. Non mi stupisco del Brunori attuale, mi stupivo del Brunori di qualche anno fa. Claudio Gomes? E’ un buon giocatore, vederlo così da vicino nella partita è un calciatore sempre presente nel vivo del gioco, dinamico e sagace in ogni fase del match. Sempre molto attento, davvero una bella sorpresa”.

Prima da ex col Palermo? Devo essere sincero,  purtroppo o per fortuna, ho cambiato così tante squadre nella mia carriera professionale che mi sono ormai abituato a queste vigilie un po’ da ex, per cui, sportivamente non è stata una vigilia particolarmente diversa dal solito. Emotivamente lo è  indubbiamente stata, perché ogni qualvolta sento Palermo è chiaro che il cuore mi si accende, ma questo ormai lo sapete bene. Da uomo, quando si parla di Palermo o del Palermo, e questa città entra  in qualche modo nella mia vita, qualcosa scatta sempre”.

“In linea di massima diciamo che il pari ci sta, cercando di essere più obiettivo possibile dico che il Palermo non ha rubato nulla, però, onestamente la SPAL avrebbe meritato qualcosa in più. Se non altro per le tre chiare e clamorose occasioni da gol che abbiamo avuto dove Pigliacelli è stato davvero molto bravo, in altre situazioni siamo stati noi imprecisi. Complessivamente, considerando alcuni dati specifici, ovvero: occasioni da gol, possesso palla, controllo della partita, la SPAL a mio giudizio avrebbe meritato qualcosa in più. Il Palermo è comunque uscito con un punto ampiamente meritato, parliamo di sfumature. Diciamo che se fosse stato un incontro di boxe, al momento del verdetto ai punti l’arbitro avrebbe alzato il braccio della SPAL e non del Palermo”.

“Palermo? Io ho trovato una squadra assolutamente equilibrata, infatti noi, a fine partita e questa mattina alla ripresa degli allenamenti, eravamo contenti della nostra prestazione contro quella che reputiamo davvero una buona squadra. Messa bene in campo, organizzata, anche dotata di buona qualità collettiva ed individuale con un organico ben strutturato. Non sto seguendo chiaramente il Palermo assiduamente, ho avuto modo di vederlo un po’ a sprazzi. nelle ultime due settimane invece ho avuto modo di seguirlo con più attenzione, dovendolo incontrare. Trovo che Corini stia facendo un buon lavoro, plasmando questa squadra, dando concretezza, equilibrio ed anche qualità. Lo riconosco, non sono molto obiettivo quando parlo di Corini perché è prima di tutto un uomo e poi un allenatore che stimo moltissimo, però devo dire che ho visto una squadra organizzata, che sta acquisendo una sua fisionomia, sulla quale secondo me Eugenio potrà ancora lavorare bene e migliorarne efficacia e rendimento.. Dategli tempo perché secondo me è sulla strada giusta”.

“Io credo che, purtroppo o per sfortuna, i valori si sono già delineati, per quello che riguarda il girone di andata. La Serie B è un campionato talmente particolare, perché girone d’andata e girone di ritorno possono creare delle sorprese, poi interviene il mercato e con altre diciannove partite è come se si facesse un altro campionato, quindi, sicuramente, la pole position che acquisisci nel girone d’andata è importante ma non decisiva. La vera corsa però avviene nel girone di ritorno, possono subentrare tanti fattori, inattesi sorpassi, tante macchine che si fermano un po’ troppo al pit-stop. A mio avviso le vere sentenze arriveranno più avanti. In questo momento chi  staziona nella parte alta della classifica ha dimostrato di avere quel qualcosa in più rispetto a squadre come noi o il Palermo che stanno momentaneamente dietro, formazioni che secondo me hanno dei valori tecnici superiori alla posizione di classifica che occupano. Se stiamo in quella posizione, però, vorrà dire che qualcosa non ha funzionato. In Serie B c’è tempo per migliorare e ripartire da gennaio in poi si potrebbero anche ribaltare quelle che sono le posizioni attuali”.

De Rossi? Sicuramente l’impatto emotivo con l’ambiente è stato fortissimo e lui è stato anche agevolato da questo, Daniele ha gestito il suo insediamento con intelligenza e senza presunzione. La squadra lo ha immediatamente seguito, ma è giusto dire che l’impatto emotivo dura due o tre settimane settimane, poi bisogna metterci qualcosa di proprio dentro. Devo dire che lui sta proponendo molto di suo, soprattutto sul piano delle metodologie di allenamento, proponendo qualcosa di intrigante e di innovativo per i ragazzi, motivandoli costantemente. Anche la tipologia di lavoro sul campo, grazie al suo staff, al suo preparatore atletico, ai suoi collaboratori, è di ottimo livello. Chiaramente, Daniele è alle prime esperienze, sta cercando di dare forma a quelle che sono le sue idee e noi lo stiamo appoggiando in tutti i modi. Ovviamente paga talvolta lo scotto del noviziato, la mancanza di esperienza in alcuni momenti gestionali in alcune fasi della partita, ed in certe situazioni, questo è normale e lo sapevamo. Quello che Daniele ci doveva dare sul piano emotivo e carismatico lo sta trasmettendo, idem sotto il profilo tecnico-tattico. Stiamo acquisendo un’identità che spero ci possa poi portare a posizioni di classifica più tranquille. De Rossi profilo realmente vagliato dal Palermo per il post Silvio Baldini? Posso confermarlo, Daniele mi ha raccontato di essere stato chiamato dal City Football Group e di aver avuto un colloquio con la proprietà. Poi sono state fatte altre scelte virando su Corini“.

SPAL? Dal punto di vista professionale è proprio quello che speravo di trovare, dopo l’esperienza non proprio felice per certi aspetti all’Ascoli. Mi auspicavo di trovare un ambiente di questo genere. A Ferrara c’è veramente tutto, a partire dalla tifoseria che ti è sempre vicina, che vuole bene alla squadra. Magari quella del sud è davvero passionale. La gente della SPAL vive il rapporto con la squadra come tra “madre e figlio”: ti rimprovera, se è il caso, ma ti vuole molto bene. Ho trovato delle strutture davvero incredibili, anche a livello di settore giovanile è un club organizzatissimo. C’è tutto per fare bene ed infatti sono molto dispiaciuto per la classifica della SPAL, ma sono anche motivato perché sono certo che se superiamo questo momento qui qui a Ferrara si possono veramente fare delle cose importanti anche, grazie alle figure che operano all’interno della società, persone qualificate che fanno un lavoro più dietro le quinte ma che sono di assoluto valore. C’è veramente tutto e dispiace che in questo momento qui i risultati non siano all’altezza delle aspettative, non solo della piazza ma anche delle mie. Davvero non ci sto dormendo la notte, è un dispiacere troppo forte, ma anche perché tecnicamente è una squadra che non merita quella classifica lì. Se c’è qualcosa che no sta funzionando la responsabilità è la mia e ci sto lavorando tantissimo per poter dare a Ferrara e alla SPAL quello che meritano“.