6 Aprile 2020

Livorno, Marras: “Fin qui in amaranto la migliore stagione della mia carriera. Mi sento al centro del progetto e devo trascinare la squadra”

LIVORNO MARRAS – Manuel Marras, attaccante del Livorno, ha rilasciato una lunga intervista rispondendo alle domande del giornalista Nicolò Schira soffermandosi sulle esperienze professionali passate, sulla stagione fin qui disputata in amaranto ed, inevitabilmente, sull’Emergenza Corona Virus. Eccone un estratto da TMW: “Sto trascorrendo la quarantena a Tirrenia con la mia fidanzata Francesca. Ieri sera mi […]

LIVORNO MARRAS – Manuel Marras, attaccante del Livorno, ha rilasciato una lunga intervista rispondendo alle domande del giornalista Nicolò Schira soffermandosi sulle esperienze professionali passate, sulla stagione fin qui disputata in amaranto ed, inevitabilmente, sull’Emergenza Corona Virus. Eccone un estratto da TMW:

“Sto trascorrendo la quarantena a Tirrenia con la mia fidanzata Francesca. Ieri sera mi sono messo ai fornelli e le ho preparato la pizza, visto che era il suo compleanno. Buona? Insomma, però il pensiero c’era dai…(risata, ndr)”.

“Dal punto di vista realizzativo mai ho segnato così tanto. Anche per le prestazioni fornite direi che il miglior Marras della carriera è quello di questa stagione. Più cattivo sotto porta? In passato spesso mi sono dovuto sacrificare a tutta fascia, mentre quest’anno mi sono avvicinato alla porta e posso essere più protagonista in zona-gol. Qui mi sento al centro della squadra e sono consapevole che devo trascinarla. Mi sento importante è questo mi darà una carica in più”.

“Stroppa? Un grande allenatore e una bravissima persona. Peccato averlo avuto solo per poche settimane a Bolzano a fine stagione. Mi sono trovato benissimo con lui”.

“A Trapani è stato l’anno dove ho legato di più con i compagni. Mi porto nel cuore la città e le persone: difficilmente le ritroverò da altre parti. Mi sento ancora con Furlan, Pacini, Minelli, Girasole, Polidori e Evacuo. Con Felice ho giocato in tre club diversi, è il mio mentore. Una grandissima stagione con 14 assist che mi valgono la chiamata dalla B”.

“Pescara?Devo dire grazie a mister Pillon che mi ha voluto fortemente dopo avermi allenato ad Alessandria. Non potevo dire di no alla sua chiamata. Un girone d’andata incredibile chiuso al secondo posto dietro al Palermo. Giocavamo sfrontati, un po’ incoscienti e spavaldi. Eravamo un gruppo giovane e con tanti ragazzi al primo anno in B. Non avevamo niente da perdere. Poi nel ritorno abbiamo tirato un po’ il freno, perché è subentrata la pressione di vincere. Rispetto a Trapani mi sono sentito un po’ meno apprezzato. Forse perché la tifoseria era abitata a Insigne e Politano e il fatto di non fare gol è pesato”.

“Difensore più tosto? Ho sofferto tanto D’Orazio del Cosenza, mi ha sempre impensierito. Mentre il più tosto e duro incontrato negli anni è stato Martino Borghese. In Livorno-Alessandria mi ha massacrato tutta la partita, una belva”. 

“Mi sento perfetto nel 4-3-3 o 3-4-3 nei tre davanti. Il 3-4-3 alla Gasperini sarebbe l’ideale, perché i tre davanti possono divertirsi senza compiti difensivi”.

“Ho un grande rapporto con Plizzari, ci troviamo molto bene. Per fortuna mi trovo bene con tutti i ragazzi qui a Livorno. Città? L’ho vissuta poco. Vivo a Tirrenia, ma si è creato uno splendido feeling con la tifoseria e tutto l’ambiente”. 

“Canotto sta facendo veramente bene, sono contentissimo per lui visto che lo conosco dai tempi del Sudtirol. Poi Galano e gli esterni dello Spezia, che è la squadra che gioca meglio di tutti in B”.