💥 Gravina risponde alle accuse: “Caso Brescia? Tutelata l’equità del campionato! Iervolino cerca alibi per la retrocessione”
Il numero uno federale si sfoga

Photo by Claudio Villa/Getty Images - Via OneFootball
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha risposto alle pesanti dichiarazioni proferite nelle scorse ore dal patron della Salernitana, Danilo Iervolino, soffermandosi anche sulle innumerevoli critiche e accuse piovutegli addosso per la gestione del grottesco Caso Brescia. Ecco le sue parole a Il Mattino, riprese da SalernitanaNews.it:
“Il playout andava giocato. La Salernitana ha fatto pervenire una sola richiesta, puntando a sfruttare la situazione contingente rivendicando il diritto insostenibile di una B a 21 squadre non consentita dalle norme. Sono amareggiato per quanto accaduto quest’anno in una realtà così importante per il calcio italiano, anche perché ho avuto l’impressione che qualcuno abbia voluto costruire un alibi per il mancato raggiungimento dell’obiettivo di una salvezza serena, che era peraltro nelle sue possibilità, provando ad incolpare altri soggetti. È irresponsabile gettare benzina su una situazione di per sé già incandescente, le scene viste all’Arechi non sono degne della gloriosa storia dell’ippocampo”.
“Non è la CoViSoc che certifica la legittimità dei crediti d’imposta. Lo fa l’Agenzia delle Entrate e, come in tutti gli altri casi, quanto dichiarato dal Brescia è stato prontamente segnalato nel mese di febbraio, in un momento del campionato dove tutto era ancora in gioco e non era prevedibile la classifica finale. La risposta dell’organo statale preposto al controllo è arrivata a maggio inoltrato, non è colpa della CoViSoc né del sistema calcio. Non si poteva agire in altro modo di come deciso dalla Lega B, a tutela dell’integrità del campionato e dell’equa competizione. I controlli sono stati molto efficienti, la reazione federale in tempi record. Purtroppo abbiamo assistito a mesi di disinformazione, con il risultato di screditare gli organi federali per obblighi e responsabilità non loro”.