20 Gennaio 2023

Genoa, Gilardino: “Mi fa piacere ritrovare il mio capitano in Nazionale. Vissuti momenti magnifici”

Le parole di Gilardino in vista del Benevento

Gabriele Maltinti/Getty Images - Via One Football

Gilardino, tecnico del Genoa, ha presentato la prossima sfida contro il Benevento. Ecco le sue parole in conferenza, raccolte da buoncalcioatutti.it:

“Incontriamo una squadra ferita, raggiunta negli ultimi minuti dell’ultima gara. Una squadra che, visti i risultati, non sta attraversando un ottimo momento, ma ha qualità nei giocatori. Basti pensare a Ciano, Improta, davanti hanno grande scelta con Forte o Simy. Sono costruiti per altre posizioni di classifica. Quello che ho chiesto ai ragazzi di concentrarsi soprattutto sull’atteggiamento, sul fare la partita che è la cosa principale. Sulla voglia di sacrificarsi, lottare sulle seconde palle, perché sarà una partita importante. E quando avremo in mano il gioco proporci ed essere propositivi”.

Qual è il rapporto con Cannavaro?
“Mi fa piacere ritrovare il mio capitano in Nazionale. Abbiamo vissuto momenti magnifici. È un bel ricordo. Ci ritroviamo da avversari in panchina. Ora dobbiamo – e devo – pensare alla mia squadra, a quello che ci dice il momento. Un momento positivo per i risultati e l’atteggiamento, ma anche dal punto di vista del crederci sempre ed essere propositivi. Questo deve sempre essere il nostro DNA, il nostro atteggiamento”.

Qualche schieramento sceglierà per la difesa? A tre o a quattro?
“Lo determinano alcune situazioni. Col Venezia, a fine primo tempo e soprattutto nell’ultima parte, ho visto che c’erano situazioni in cui abbiamo faticato a prendere il loro trequarti e quindi hanno creato superiorità numerica sulle ampiezze. Così ho deciso di cambiare atteggiamento. Dobbiamo avere dei principi su cui basare la squadre e al loro interno poter cambiare il modo di pensare dei ragazzi. A quattro marcate a uomo, ma a tre marcate più il pallone o l’uomo? Dipende anche dal modulo tattico con cui ci viene ad affrontare la squadra avversaria, se ha giocatori sulla trequarti o bravi tra le linee. Se si gioca a tre, si ha un tipo di atteggiamento diverso rispetto a quando giochiamo a quattro”.