Pisa, D’Angelo: “Il Genoa con Gilardino è più sicuro di sé. Felice dei tanti tifosi in trasferta”
L'allenatore ringrazia il proprio pubblico per il sostegno
L’allenatore del Pisa Luca D’Angelo ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della trasferta del “Ferraris” contro il Genoa.
Ecco le sue dichiarazioni, riportate da Sestaporta:
“Siamo felici di avere tanta gente (5000) con noi, anche se ci sarà larga maggioranza del Genoa. Sarà sicuramente uno spettacolo e non ho dubbi che i nostri si faranno sentire nonostante l’inferiorità di numeri. Per far bene una partita bisogna essere qualitativi dal punto di vista tecnico e tattico, stando bene in campo, Anche l’aspetto mentale è fondamentale, è un percorso di crescita continuo. A Como abbiamo preso gol nel finale, ma non bisogna addossare colpe ad un unico giocatore, tutte le squadre del mondo rischiano di prendere gol, spesso è anche frutto della casualità quando saltano gli schemi.
Gliozzi e Moreo possono giocare anche subito insieme dal primo minuto. Vediamo se già domani o nelle prossime partite. Tutto è in divenire. Canestrelli è un nostro giocatore e potrà giocare anche domani. Sarà convocato. Sono tutti convocati tranne Torregrossa.
Moreo sta bene sia dal punto di vista fisico e mentale. E’ subentrato col Como nella maniera giusta. Ovviamente deve ancora conoscere alcune caratteristiche dei compagni di squadra. Tramite anche i video stiamo aiutandolo a conoscere meglio i compagni di squadra. Rimane un giocatore molto dinamico, non è il classico centravanti statico d’area di rigore. Abbiamo anche altri giocatori che hanno anche altre caratteristiche. Può fare anche la prima punta alle spalle di un attaccante.
Il Genoa indubbiamente è una squadra forte, inutile girarci attorno. Ho visto sia quello di Blessin che di Gilardino e posso dire che forse, la differenza, l’ho notata in questo. Blessin giocava più verticale, Gilardino cerca più il palleggio. Forse è anche dovuto al fatto che il Genoa è più sicuro di sé.
Nicolas non ha giocato per due motivi semplici. Inizialmente perché era infortunato e poi perché Livieri aveva fatto molto bene. L’altro giorno la scelta è stata ponderata da me in maniera molto attenta. Ho scelto di farlo giocare non perché Livieri avesse demeritato col Cittadella, prendendo due gol non parabili, ma perché Nicolas stava molto bene in settimana. Il resto sono pettegolezzi appunto, quando li leggo vorrei buttare il televisore dalla finestra. Se userò la difesa a 3? Un pettegolezzo… per il momento. Nagy in panchina è stata una scelta tattica col Como. Volevo un giocatore più tecnico e abbiamo scelto Mastinu. Nagy sta benissimo e giocherà titolare.
Non mi piace mai parlare di quello che è stato, è stata una carriera appena dignitosa la mia. Ogni tanto per chiudere la discussione con un amico che sostiene di essere forte a calcio, dico sempre scherzando: “hai segnato a Marassi? Allora non puoi parlare”. Rus è sempre stato a disposizione dopo il rientro dalla squalifica. Come però abbiamo sempre avuto modo di dire abbiamo tanti giocatori importanti. Difficilmente durante la partita sostituisco i centrali, ma Rus è forte. Non si gioca nella nazionale rumena se non si è preparati. Ho grande fiducia in lui è un giocatore completo. A livello di aggressività, di piede e di intensità del gioco è prontissimo.
Puscas è uno dei ragazzi con cui abbiamo condiviso un percorso bellissimo che non è arrivato a destinazione dove tutti desideravamo. E’ un bravissimo ragazzo ed è un giocatore molto forte a cui auguro il meglio calcisticamente parlando dopo la partita.”