Parma, Bosi: “Nuovo Tardini? Serve un progetto concreto”
Marco Bosi, assessore con delega allo Sport, ha risposto in Consiglio Comunale circa la scelta dell’amministrazione di nominare una figura di coordinamento per un percorso di ascolto e partecipazione della cittadinanza proprio sulla proposta di riqualificazione dello Stadio Tardini. Ecco le sue parole, riportate da forzaparma.it: “Lo studio di fattibilità dello Nuovo Tardini è stato depositato […]
Marco Bosi, assessore con delega allo Sport, ha risposto in Consiglio Comunale circa la scelta dell’amministrazione di nominare una figura di coordinamento per un percorso di ascolto e partecipazione della cittadinanza proprio sulla proposta di riqualificazione dello Stadio Tardini. Ecco le sue parole, riportate da forzaparma.it:
“Lo studio di fattibilità dello Nuovo Tardini è stato depositato a maggio 2021, la discussione con la città è cominciata cinque mesi prima che si arrivasse al deposito studio fattibilità. Abbiamo promosso una trentina di incontri incontri senza un coordinatore esterno che, viste le sollecitazioni arrivate proprio durante quel percorso, abbiamo ritenuto essere utile fondamentale per uscire in qualche modo dalla dialettica politica per cui alla fine il Comune se la contava se la cantava da solo“.
“Si è ritenuto che, attraverso delle competenze esterne su tematiche così importanti, la nomina di un coordinatore potesse essere utile ad alzare il valore del dibattito. Mi dispiace molto, lo dico francamente, che il giorno stesso che è uscita l’interrogazione ho sentito che sarebbe stato sconfessato il lavoro che ho fatto fino a quel momento: mi spiace perché il programma elettorale di questa maggioranza dice le cose molto chiare e dice che lo stadio ristrutturato lì dov’è è una grande opportunità che noi vogliamo cogliere. Per farlo al meglio bisognoa rivedere un progetto che alla stessa maggioranza precedente aveva lasciato alcune perplessità. Io stesso dissi – e ci sono le registrazioni – che quello non era un progetto blindato. Era necessario per arrivare a un progetto definitivo che accogliesse intoto ciò che era emerso nella sua discussione con la città. Discussione dalla quale – continua Bosi nel suo intervento – sono emerse due criticità che riguardavano principalmente due aspetti: quello architettonico-paesaggistico per cui lo stadio era evidentemente lontano da quella che è la storia di quel quartiere e quindi con un impatto visivo paesaggistico molto forte; quello della sostenibilità. Si riteneva poter fare di più per valorizzare quel luogo facendolo diventare la più grossa comunità energetica della città.
Queste criticità sono state rilevate anche dal Sindaco che ha firmato e inviato alla società Parma calcio il giorno 3 agosto una lettera, indicando nella stessa alcuni elementi emersi proprio durante la campagna elettorale e rafforzando la volontà di arrivare a un progetto che migliori ciò che è stato fatto fino ad oggi ma con la convinzione che la discussione non debba essere sul se e dove ma sul come quello che vogliamo fare da qui in avanti, attraverso un coordinatore.
E lasciatemi dire – conclude Bosi – che ho trovato abbastanza ridicolo il fatto che si sia messo in discussione l’idea che io non potessi essere d’accordo con la delibera solo perché io mi trovassi all’estero. Ci sono viaggi istituzionali che sono organizzati da tempo, ciò che è stato fatto fino ad oggi è stato fatto in totale condivisione. Io sono molto orgoglioso che ci sia capito che questo tipo di intervento, finanziato da un privato in un momento così, sia importante. Dobbiamo solo cogliere l’opportunità e guidare in un percorso che porti veramente ad accogliere quelle che sono le perplessità uscite fino ad oggi per presentrare un progetto che diventi veramente di esempio, di uno stadio sostenibile, moderno e attrattivo di cui Parma oggi ha bisogno”.