27 Maggio 2022

Bari, Vergassola: “Con Mignani rapporto speciale. In B sarà diverso preparare le gare”

VERGASSOLA BARI RAPPORTO – Il vice allenatore del Bari, Simone Vergassola, intervistato ai microfoni del Nuovo Quotidiano di Puglia, ha parlato del rapporto con il tecnico Michele Mignani e del prossimo campionato di Serie B. Ecco le sue parole “Ci siamo conosciuti nel 2004, Mignani doveva andare al Torino proprio nello scambio con me. Poi […]

VERGASSOLA BARI RAPPORTO – Il vice allenatore del Bari, Simone Vergassola, intervistato ai microfoni del Nuovo Quotidiano di Puglia, ha parlato del rapporto con il tecnico Michele Mignani e del prossimo campionato di Serie B.

Ecco le sue parole

“Ci siamo conosciuti nel 2004, Mignani doveva andare al Torino proprio nello scambio con me. Poi fu inserito un altro calciatore nella
trattativa. La nostra conoscenza è diventata un’amicizia, ci siamo frequentati anche fuori dal campo. Eravamo giocatori che hanno sempre avuto voglia di lavorare con una metodologia. Ad entrambi piaceva il dialogo con i compagni nello spogliatoio. L’amicizia è durata negli anni, eravamo entrambi di base a Siena e quando c’è stata l’opportunità, proprio a Siena, lui mi ha chiesto di lavorare con lui. Sapevo la persona che era, una persona onesta, pulita e trasparente e credo che questo venga apprezzato sia da addetti ai lavori che da giocatori. Non è uno che ha due facce. Abbiamo cominciato questo percorso e adesso ci sopportiamo a vicenda”

Dopo tanta attesa – “Quando sei la squadra più importante ti affrontano in maniera diversa. Ti aspettano e ti chiudono gli spazi. Trovare squadre che ti affrontano a viso aperto ti lascia più tranquillo. Ci saranno piazze importantissime e squadre molto forti. Sarà più facile preparare la partita, rispetto a quest’anno che dovevamo pensare a come scardinare le difese di squadre che si mettevano tutti dietro”.

Il sogno – “Uno vorrebbe sempre far meglio. Io vorrei che il Bari facesse un campionato importante. Ci sono tante piccole cose che si devono incastrare. Già poter lavorare in ritiro senza il Covid potrebbe essere una bella partenza. Dobbiamo avere i piedi per terra e lavorare bene per poterci esprimere al massimo la domenica. Vogliamo arrivare il più in alto possibile ma non dobbiamo fare voli pindarici”.