17 Giugno 2022

Venezia, i componenti dell’Area Sportiva Donati e Menta: “Vogliamo tornare in Serie A il prima possibile. Crediamo e punteremo sui giovani”

VENEZIA DONATI MENTA STAGIONE – I componenti dell’Area Sportiva del Venezia, Morris Donati e Alex Menta, hanno parlato nella conferenza di presentazione dei nuovi quadri tecnici. Ecco le loro dichiarazioni, riportate da TrivenetoGoal. Donati: “Il nostro obiettivo stagionale è quello di tornare in Serie A il prima possibile. Lavoriamo e lavoreremo per tornare dal campionato da cui siamo retrocessi. Sono emozionato e […]

VENEZIA DONATI MENTA STAGIONE – I componenti dell’Area Sportiva del Venezia, Morris Donati Alex Menta, hanno parlato nella conferenza di presentazione dei nuovi quadri tecnici. Ecco le loro dichiarazioni, riportate da TrivenetoGoal.

Donati: “Il nostro obiettivo stagionale è quello di tornare in Serie A il prima possibile. Lavoriamo e lavoreremo per tornare dal campionato da cui siamo retrocessi. Sono emozionato e ho voglia di fare. Vengo da un percorso di otto anni in cui ho fatto scouting. Sono uno studioso, lavoro e conosco tanti giocatori. Con l’aiuto di Alex, del presidente e di Molinaro cerco ancora di crescere. Henry e Aramu? Oggi preferisco non parlare di giocatori singoli”.

Menta: “L’obiettivo nonostante le tempistiche è quello di arrivare al ritiro con una squadra il più possibile al completo. Quanto ai nostri giovani crediamo in loro e li inseriremo in prima squadra. Punteremo su Damiano Pecile e l’idea è quella di fare debuttare altri giovani come Bah. Gli ultimi mesi sono stati difficili perché qualcuno non è stato corretto nei miei confronti. Le critiche sono state ingiuste, molte delle informazioni che sono emerse sono errate. L’area sportiva ha visionato dal vivo 250 partite e non decidiamo solo in base all’algoritmo. Il nostro modo di lavorare può non essere diffusissimo nella realtà italiana, ma il fatto di prendere decisioni collegialmente non è solo nostro ma anche di altre realtà. La comunicazione è assolutamente costante. Crediamo in questo tipo di filosofia collegiale. Magari non è come le cose sono state gestite in passato, con un uomo al comando che prendeva le decisioni. Crediamo che questo modo di operare si diffonderà a macchia d’olio anche nel resto del calcio italiano. Vedi Milan e Fiorentina”.